E' iniziato oggi dinanzi la Corte d’Assise di Imperia, presieduta dal giudice Laura Russo, il processo che vede imputato Fulvio Sartori, l'81enne ex guardia forestale accusato di aver ucciso, all’alba del 19 aprile scorso, la moglie Tina Boero, 80 anni, e la loro cagnolina Luna.
I tre familiari hanno deciso di non costituirsi parte civile mentre il giudice ha ammesso la costituzione, così come già stabilito dal gup, dell’Enpa, l’ente nazionale protezione animali, rappresentata dall’avvocato Claudia Ricci, e dell’Anpana, l’associazione nazionale protezione animali, natura, ambiente rappresentata dall’avvocato Adriano Colombo. L’imputato è accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà, dai futili motivi e dall’aver compiuto il fatto contro un congiunto. Un’altra aggravante riguarda poi la circostanza che la donna è stata aggredita nel sonno e quindi non ha avuto alcuna possibilità di difendersi.
Secondo la ricostruzione compiuta dai Carabinieri della Compagnia di Ventimiglia, su coordinamento del pm Antonella Politi, l’imputato avrebbe prima colpito alla testa la moglie con un martello e poi l’avrebbe sgozzata. Successivamente si sarebbe accanito sulla loro piccola cagnolina a cui ha tagliato la gola ed è per questo che è finito a processo anche per l’uccisione dell’animale. L’esame autoptico ha poi confermato che l’anziana subito dopo essere stata colpita alla testa avrebbe cercato di parare la coltellata alla gola e infatti, sulle sue mani sono state riscontrate alcune ferite.
Sartori, subito dopo il delitto, ha richiesto l’intervento dei sanitari del 118 in quanto si era ferito ai polsi nel tentativo di togliersi la vita. Durante le indagini l’imputato non ha mai spiegato o fornito alcun dettaglio in merito alle motivazioni che l’avrebbero portato ad uccidere la moglie. Il pm oggi ha chiesto l’ammissione di 11 testimoni e tra questi alcuni investigatori e consulenti che hanno preso parte alle indagini, i soccorritori, e una parente della coppia. L’accusa inoltre, ha richiesto che durante la prossima udienza, fissata il 29 marzo, venga ascoltata in aula la telefonata che la mattina del 19 aprile è intercorsa tra Sartori e gli operatori del 118. Il processo proseguirà poi il 5 e il 12 aprile per la discussione delle parti e la sentenza.
L’imputato oggi non era presente in aula in quanto si trova ricoverato al San Martino di Genova. All’esito degli accertamenti sanitari la Corte d’Assise di Imperia poi valuterà eventuali incompatibilità con il regime carcerario.
Commenti