Il Nazionale

Cronaca | 10 marzo 2022, 07:03

Scontri No Tav, pugno duro contro leader e militanti di Askatasuna: 13 misure cautelari [VIDEO]

Arresti, denunce, divieti di dimora: indagati sono ritenuti responsabili di aver assaltato i cantieri di Chiomonte e San Didero con pietre, bulloni, fuochi d'artificio e materiale infiammabile

Scontri No Tav, pugno duro contro leader e militanti di Askatasuna: 13 misure cautelari [VIDEO]

A seguito di un’articolata indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, la Polizia di Stato della Questura di Torino, nella mattinata odierna ha eseguito 13 misure cautelari (di cui 2 in carcere e 2 arresti domiciliari, 9 misure cautelari tra obblighi di firma e divieti di dimora a Chiomonte e Giaglione), nei confronti di leader e militanti di Askatasuna, a carico dei quali sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi in ordine ai reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e violenza privata aggravata, commessi sia nel contesto cittadino che nell’ambito della mobilitazione contro la TAV in Val di Susa.

In merito ai ripetuti attacchi ai danni dei cantieri TAV di Chiomonte e San Didero, il materiale video-fotografico ed i sequestri effettuati sui luoghi hanno consentito di raccogliere elementi per dimostrare l’utilizzo di artifici pirotecnici, materiale infiammabile, pietre e bulloni, fionde, frombole, tubi da lancio per razzi e altri strumenti da lancio artigianali.

Perquisizioni in mattinata nei centri sociali Askatasuna e Neruda di Torino.

Montaruli: "Sgomberare Askatasuna"

"Non servivano le operazioni di polizia di stamattina per sapere che il centro sociale Askatasuna e’ un pericolo per la città. Bene l’intervento delle forze dell’Ordine ma il problema rimane politico: non si può ammettere un luogo che da sempre e’ al centro di azioni violente. Askatasuna e’ un pericolo per la città in uno stabile della città, una beffa e un insulto ai torinesi. Il sindaco chieda immediatamente lo sgombero. Sottoporremo ancora una volta al Ministro l’esigenza di chiudere il centro sociale “ dichiara Augusta Montaruli parlamentare di Fdi. "Solo due settimane fa il centrosinistra in circoscrizione 7 bocciava la nostra richiesta al sindaco. Vogliamo restituire lo stabile all’associazionismo sano, che non usa pietre, bulloni, materiale infiammabile ne’ in Val susa ne’ in nessun altro contesto alla ricerca pretestuosa di uno scontro nel tentativo di sottomettere le Istituzioni.” commenta il capogruppo di fdi in circoscrizione Patrizia Alessi.

Auspichiamo che i procedimento penali possano fare piena luce sui disordini in Val di Susa e che eventuali responsabili, accertati, ne rispondano pienamente” affermano dal Sap, sindacato autonomo di polizia.

"La professionalità e l’impegno dei poliziotti della Digos, coordinati magistralmente dalla Procura della Repubblica è riuscita ad individuare e ad assicurare alla giustizia pericolosi esponenti dei centri sociali che hanno negli anni attaccato sistematicamente le forze dell’ordine lanciando al loro indirizzo bombe carta, bulloni, pietre, razzi pirotecnici, nel chiaro intento di colpire i lavoratori di polizia a presidio dei cantieri Tav", sottolinea il segretario del Siulp Eugenio Bravo. "Lascia tuttavia perplessi la scelta di derubricare il reato di Associazione Sovversiva contestata dalla pubblica accusa nei confronti di questi Centri sociali, attesi gli annosi e continui attacchi diretti a fermare la costruzione della Tav attraverso una guerriglia organizzata militarmente".

"Un plauso alle Forze dell'Ordine per l'operazione condotta questa mattina nei confronti di Askatasuna e di altre realtà antagoniste. In generale, vorremmo vedere più stabili affidati a realtà dell'Associazionismo e restituiti alla cittadinanza e meno occupazioni. Anzi, di occupazioni non vorremmo vederne più del tutto", ha detto Silvio Magliano, Presidente del Gruppo dei Moderati in Consiglio regionale.

Di tenere del tutto diverso il commento di Francesca Frediani, esponente valsusina del Movimento 4 Ottobre: "La criminalizzazione e la repressione del Movimento No Tav non conoscono pause e rimangono l'unica certezza in un mondo in cui di certezze ve ne sono ben poche oramai. Solidarietà ai compagni di viaggio sottoposti a misure cautelari".

Redazione

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