Il Nazionale

Cronaca | 10 marzo 2022, 12:01

Guerra Russia-Ucraina e rincari alla pompa di benzina, anche in provincia di Imperia è caccia al prezzo più basso

Che cosa sta accadendo nelle stazioni di servizio? Come si stanno comportando i clienti dopo l'aumento dei prezzi del carburante? Ecco qual è la situazione.

Guerra Russia-Ucraina e rincari alla pompa di benzina, anche in provincia di Imperia è caccia al prezzo più basso

In provincia di Imperia, il calo d'affari per molte stazioni di servizio c'è, però dipende da quella che è diventata una vera e propria 'caccia' al prezzo più basso. E' quanto emerge da una piccola indagine locale condotta presso i distributori di carburante tra Sanremo e Taggia. 

Da quando è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina, il prezzo dei carburanti è lievitato. Un aumento che è costante e secondo quanto emerso non sembra essere ancora destinato ad assestarsi. In molti punti vendita il diesel costa o quanto la benzina oppure in alcuni casi anche di più. 

Si parla di un aumento di media tra i 30 e i 50 centesimi al litro. Che cosa significa? Ad esempio, per chi fa il pieno su un'auto, vuol dire un aumento sul pieno che va almeno dai 20 ai 30 euro circa. Ancora di più per i mezzi per il trasporto di merci alimenti, dove magari da 100 euro si è saliti anche a 150 euro. 

Certo, il malcontento c'è tra i clienti ma la gente deve continuare a spostarsi. Rispetto solo a un paio di settimane fa, c'è molta più attenzione al prezzo mostrato della stazione di servizio che ricordiamo non è imposto dal gestore. Quindi non è così insolito che adesso prima di fare benzina, si passi in rassegna anche due o tre punti vendita differenti e poi si scelga quello economicamente più vantaggioso. C'è chi fa così oppure utilizzando una delle molte app che indicano i prezzi dei carburanti. Così come si è registrata una netta diminuzione dei consumi alla pompa dei carburanti più performanti ma anche più cari.

Di fronte a questa situazione non si sono registrati particolari comportamenti insoliti, ad esempio, non ci sono stati clienti che hanno riempito taniche per fare 'scorta'. L'unica anomalia c'è stata nei primissimi giorni dell'invasione russa, quando la gente si è recata 'in massa' a fare il pieno, probabilmente intuendo che i prezzi dei carburanti sarebbero rapidamente lievitati. 

Una condizione che ha lasciato interdetti i gestori delle stazioni di servizio. Anche chi fa questo lavoro da molti anni ha confermato di non aver mai visto niente di simile. C'è chi è preoccupato per questo trend, il timore è che la benzina in pochi giorni possa arrivare anche a 3 euro ma c'è la speranza che non si debba arrivare a tanto. Il problema ovviamente rimane capire se si potrà tornare ai livelli di prima sotto i 2 euro, una previsione che nessuno si sente di azzardare in questo momento.     

(Le foto nella gallery e quindi i relativi prezzi del carburante si riferiscono al 9 marzo 2022 ndr)

Stefano Michero

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