Guerra in Ucraina, partiti da San Bartolomeo al Mare i convogli umanitari: raccolta promossa dal dottor Antonello Martini (foto)

Sono partiti stamattina alla volta del confine tra Ucraina e Romania 6 furgoni pieni di beni e materiali raccolti dai cittadini del Golfo dianese e non solo destinati alla popolazione ucraina.

Sono stati, infatti, centinaia  a rispondere all’appello del dentista e consigliere comunale di San Bartolomeo al Mare Antonello Martini lanciato la scorsa settimana. Il convoglio ha preso il via davanti al Comune. 

Il professionista in viaggio anche lui verso la Romania nel weekend corso aveva lanciato una campagna di raccolta di generi alimentari, medicinali, e qualsiasi altro prodotto che possa aiutare la popolazione bombardata dall'esercito russo, che è stata subito accolta dalla comunità. “Mia moglie è ucraina e quindi ho deciso di avviare questa iniziativa. Già domenica sono state tantissime le telefonate per ricevere aiuti. Tante persone, di molti comuni diversi, mi hanno contattato da Imperia, Andora, Diano Arentino, Villa Faraldi, Badalucco, tutte le vallate dell’imperiese”, dichiara Martini al nostro giornale.

Il carico sarà consegnato a un comitato di amministratori della Croce Rossa.  Un unico ponte di solidarietà che dal dianese mira arriva in Ucraina. "Ai cittadini dico un grande grazie. Noi italiani siamo un popolo di testoni, di artisti disordinati, ma abbiamo un cuore enorme -prosegue Martini - Non pensavo di poter raccogliere tutta questa roba. Ringrazio i supermercati Arimondo che anche loro hanno contributo, ma anche i piccoli negozi di Castelbianco per le donazioni”.

Grande l'apporto dei volontari, come quelli del centro 'Stella Polare' di San Bartolomeo al Mare, che hanno aiutato Martini a sistemare la raccolta. Oltre alle medicine e ai generi alimentari, servono anche indumenti termici per proteggersi dal freddo, ma anche coperte, sacchi a pelo e torce. Non bisogna, però dimenticarsi dei bambini. Anche piccoli giocattoli, peluche, colori e album da disegno. Ci sono tanti bambini ricoverati in ospedale che in queste ore soffrono insieme alle proprie famiglie.