Il Nazionale

Cronaca | 01 marzo 2022, 16:11

La comunità ucraina ospite in consiglio comunale, Bucci: "Genova odia la guerra"

Il consiglio comunale ha votato un documento con cui si impegnano sindaco e giunta a condannare fermamente l’invasione russa, ad appoggiare le azioni intraprese dal governo e dall’Ue contro la Russia e a farsi carico dell’accoglienza dei profughi

La comunità ucraina ospite in consiglio comunale, Bucci: "Genova odia la guerra"

E’ il sesto giorno di guerra nella nostra pacifica Ucraina, la cui unica colpa è di volere la libertà e soffre per la scelta civile di entrare a far parte dell’Unione Europea”. A dirlo è Oleh Sahaydak, rappresentante della comunità ucraina a Genova e presidente dell'associazione Pokrova, che questo pomeriggio insieme a padre Vitaliy Tarasenko ha partecipato al consiglio comunale, relazionando sulla situazione in Ucraina in questi giorni.

Nei giorni scorsi sono arrivati a Genova circa 150 profughi per il momento tutti ospitati da famiglie, ma, come ha detto il sindaco Marco Bucci, il Comune ha messo a disposizione 150 posti nei centri di accoglienza, ma finora non c’è stato bisogno di utilizzarle grazie alla solidarietà dimostrata in queste ore dai cittadini genovesi. “Sono commosso, è bello vedere questo rapporto – ha detto padre Vitaliy Tarasenko, anche lui ospite oggi in consiglio - mi spiace che qualcuno stia credendo a quel bugiardo di Putin che dice tanta falsità”. Il parroco, impegnato in questi giorni a essere la voce degli ucraini genovesi, durante il suo discorso ha ringraziato la città per l’impegno, e i partiti politici: “Ho ricevuto decine di chiamate, bravi, anche se la vostra mancanza in questi otto anni si è sentita troppo”.

Il consiglio comunale ha votato un documento con cui si impegnano sindaco e giunta a condannare fermamente l’invasione russa, ad appoggiare le azioni intraprese dal governo e dall’Ue contro la Russia e a farsi carico dell’accoglienza dei profughi.

Prima del voto il sindaco Marco Bucci è intervenuto ribadendo che “La città di Genova odia la guerra, è per la pace, ha vissuto momenti di guerra e non vuole che si ripetano”. Il sindaco ha poi annunciato che il Comune ha predisposto tre hub per la raccolta di cibo e medicinali che si trovano in piazzale Kennedy, a Brignole e in via Fillak.

Di seguito il testo del documento che impegna il sindaco e la giunta:

“Ad esprimere, anche a nome di tutto il Consiglio comunale di Genova, la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, avvenuta in spregio ad ogni regola del diritto internazionale, finalizzata alla sottomissione di uno stato sovrano, minando con queste gravi condotte la pace e la stabilità dell’Europa e di tutta la comunità internazionale; - A far sentire al popolo ucraino la reazione e la solidarietà dei cittadini genovesi e la più ferma condanna morale e politica delle azioni di guerra intraprese dal governo russo, creando ogni possibile pacifica mobilitazione contro l’aggressione ed ogni forma di sopruso attuato con la guerra, al fine di promuovere la pace e la convivenza tra i popoli; - A sostenere ogni atto assunto dal Governo italiano adottato di concerto con le decisioni assunte dalle Istituzioni dell’UE e dalla NATO, anche mediante un coordinamento degli interventi umanitari per l’accoglienza dei profughi nonché la prosecuzione degli sforzi diplomatici in sede bilaterale ed europea per il raggiungimento di un ‘cessate il fuoco’, dando in particolar modo priorità all’evacuazione in sicurezza dei civili dalle aree di conflitto; A proseguire tutte le più opportune iniziative d’intesa con la Prefettura, con ANCI e con gli altri comuni della Regione per organizzare l’accoglienza, anche prevedendo la costituzione di apposite strutture per il supporto dei rifugiati ucraini che cercheranno ospitalità nell’area metropolitana, nonché adeguate risorse umane per il loro sostegno psicologico, con particolare attenzione ai minorenni; - A promuovere attraverso tutti i canali istituzionali, anche attraverso ANCI, con il governo nazionale, affinché sia creato un fondo per introdurre meccanismi economici di compensazione finalizzati al riequilibrio dei danni che le singole attività economiche potrebbero subire a causa delle sanzioni che la comunità internazionale ha già imposto alla Russia. - ad attivarsi presso il Governo nazionale, anche attraverso Regione Liguria, affinché sia profuso ogni sforzo per ottenere il tempestivo rimpatrio di tutti i cittadini ucraini, soprattutto minorenni in affido, aventi legami affettivi e familiari con la cittadinanza genovese”.

Francesco Li Noce

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