«Da ieri sera un fastidioso mal di testa mi accompagna. Ho spostato di qualche ora la quotidiana rassegna stampa. La notizia la ricevo così, con un messaggio dell’amico Andrea che mi chiede un ricordo di Giulio Nidoli. Il cuore balza in gola, gli occhi umidi rendono difficile la ricerca di aggiornamenti sul web. Trovo la triste conferma: Giulio non c’è più», così il giornalista Vito Romaniello, caporedattore di LaPresse, inizia il suo ricordo dell'ex presidente del Varese Giulio Nidoli (1991-1993), scomparso a 85 anni e a cui Varese darà l'ultimo saluto giovedì alle 15.30 nella basilica di San Vittore (clicca QUI per il ricordo della nipote Sarah Nidoli).
Imprenditore, uomo pubblico e politico, il nome di Giulio Nidoli, e del fratello Augusto, era legato alla Italinerti e alle cave ma anche al sociale e al volontariato con la Fondazione Patrizia Nidoli, che si occupa di adozioni, dedicata alla figlia Patrizia scomparsa in un incidente d'auto nel 1996 mentre tornava da Milano dopo un colloquio per l'adozione di un bambino.
«È uno del “mio” Varese Football Club, quello sorto dalle ceneri del fallito Varese Calcio, che ho visto nascere e finire, che ha avuto Claudio Milanese come primo presidente e Luigi Orrigoni importante sostenitore - dice Vito, iniziando a sfogliare l'album dei ricordi - Anzi, di più. Gli sono stato accanto quando ha tentato l’immediata risalita in C1 dopo la retrocessione di Empoli».
«È stato lui a spingermi a fondare “C… Come Calcio”, che nella sua versione “biancorossa” è stato l’house organ del Varese quando giocava in casa - prosegue Vito - Da quel giornalino domenicale sono poi nati annuari, libri, importanti collaborazioni professionali».
«Ricordo quando il suo Varese sfiorò il ritorno in terza serie nel 1992 - aggiunge ancora Romaniello - chiudendo al terzo posto, dietro le promosse Ravenna e Leffe. Mi torna in mente la “scommessa” Ambrosetti, giovanotto del vivaio che aveva eletto a simbolo varesino della sua squadra. Mi fermo qui… sto cercando di mettere insieme alcuni dei momenti biancorossi più belli vissuti insieme».
«Non ce la faccio ad andare avanti - la commossa conclusione - Emergono altri ricordi, momenti personali, emozioni in un angolo nascosto della memoria tornate improvvisamente alla luce. Quella che mi auguro accompagni il tuo nuovo cammino. Ciao Giulio, buon viaggio».
Qui in basso il consiglio che riportò il Varese F.C. in serie C1 nel 1989/90: ci sono anche Giulio Nidoli e il fratello Augusto, terzo e quarto da destra. A capo tavola Luigi Orrigoni, mentre un giovanissimo Claudio Milanese è il secondo da sinistra
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