"L'amministrazione ha praticamente deciso dopo più di 50 anni di levare al Savona Calcio la sua casa, il suo tempio".
Duro l'attacco del consigliere della Lega Maurizio Scaramuzza a seguito dell’interpellanza presentata questo pomeriggio in consiglio comunale sullo stadio Bacigalupo di Savona, il quale ha chiesto delucidazioni in merito alla decisione di non prendere in considerazione la proposta di investimento del Savona Calcio in quanto non si tratterebbe di uno studio di fattibilità sul quale costruire un project financing.
Nel frattempo la scorsa settimana ai microfoni di Sv Sport il presidente del Savona Simone Marinelli aveva annunciato di aver rinunciato al progetto di ristrutturazione dell'impianto specificando che la società non parteciperà al bando che pubblicherà il comune per la concessione dell'impianto sportivo.
"Lo studio presentato dal geometra De Rosa esiste, è valido ed è utile e nessuno mette in discussione il contributo del Savona e nessuno sottovaluta l'importanza la storia e quanto la società ha dato allo stadio. Gli uffici però dicono che quello non è uno studio di fattibilità sul quale costruire un project financing - specifica Rossello - Siccome lo stadio è in stato di abbandono da oltre due anni e vista la storia dei project non abbiamo nulla su cui partire e se il rischio è di rimanere con lo stadio chiuso con la situazione che è ulteriormente peggiorata per colpa degli atti vandalici, abbiamo ritenuto necessario che dovesse essere ripristinato".
"Non avendo la possibilità di fare un intervento per il fondo sintetico abbiamo deciso di mettere a posto il campo, avendo solo un mese per decidere come stanziare i 50mila euro - ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Francesco Rossello - Lavoriamo per avere un progetto tecnico per ripristinare lo stadio e per la gara per avere un concessionario. Siamo disponibili, nel momento in cui lo stadio sarà funzionante, a ragionare per un progetto di trasformazione, tenendo conto che è in una zona di interesse per la città. Non c'è un'idea di costruire l'espansione del campus universitario dove c'è lo stadio, anzi, speriamo che ce ne sia in futuro uno nuovo e più funzionale, ma quell'area sarà oggetto di trasformazione e dovremo ragionare con chi gestirà lo stadio".
"Faranno un 'piccolo' bando di gara con minimi interventi, perché in futuro quell’impianto avrà altre funzioni (probabilmente per Campus e cittadella sportiva). È chiaro che una qualsiasi società sportiva non potrà investire dei soldi per poi dopo 4/5 anni vedersi 'scippare' l’impianto - ha proseguito Scaramuzza - Questo è un dato di fatto, il tempo mi darà ragione, come quando in campagna elettorale promettevano di abbattere l’impianto e io dicevo loro che era impossibile. Come volevasi dimostrare".
"La staticità dello stadio non è messa in dubbio, i lavori per l'agibilità invece prevedono il rifacimento degli spogliatoi, della recinzione, ci sono problemi legati alla caduta di calcestruzzo quindi devono essere rintonacate alcune parti. Verranno fatti una serie di interventi per far sì che torni agibile" ha continuato Rossello.
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