E’ deceduta questa mattina, 22 febbraio, nella sua casa di San Martino di Stroppo Maria Schneider, un personaggio conosciutissimo in val Maira, ma anche a livello nazionale e internazionale, per aver qui portato in massa turisti tedeschi e svizzeri. Aveva 75 anni, da alcuni anni era malata di Sla.
Nata in Germania nel 1946, in valle era arrivata trentadue anni fa con il marito Andrea, deceduto nel 2004 e insieme furono promotori appassionati per una nuova vita possibile nelle Alpi e per un turismo dolce nella Valle Maira, a cui hanno dato grande sviluppo.
Nel 1990 aveva creato il centro culturale Borgata a San Martino inferiore di Stroppo a 1.400 metri di altezza con una casa per ferie e un rifugio escursionistico che Maria Schneider ha continuato a gestire con un team di giovani. Lo ha fatto diventare una vera e propria istituzione sui principi che l’hanno ispirato: la filosofia dell’andatura lenta e consapevole, il muoversi in montagna senza mezzi di locomozione, il camminare prestando attenzione al proprio respiro e alla natura circostante.
Aveva conosciuto "per caso" la val Maira nel 1980, con il marito di origine austriaca anche lui assistente sociale e da allora erano venuti qui diverse volte in vacanza, creando in seguito, a Prazzo dove si trasferirono, una scuola alternativa di lingue, meta di tedeschi che venivano a studiare l’italiano e a fare trekking su percorsi occitani.
I coniugi Schneider si innamorarono della valle, cominciarono ad acquistare case trasformandole in strutture ricettive, pionieri di un certo tipo di turismo alpino, guardati con incredulità dagli abitanti e all’inizio con un po’ di diffidenza “voi siete i primi tedeschi che vediamo qui dopo la guerra…” come amavano ricordare, ma poi sempre più profondamente in contatto con la gente del posto, con le loro storie e la storia della valle, perseguendo il sogno di sviluppare un turismo più consapevole, sostenibile e con una forte impronta naturalistica.
Maria Schneider era una profonda conoscitrice delle discipline alternative del benessere. In India aveva anche aperto un Centro Ayurvedico.
"Una grande donna, una grandissima maestra di vita - afferma Paola Brivio, collaboratrice di Maria da anni, alla quale ha passato il testimone- Il centro culturale di San Martino continuerà a vivere. C’è un’anima che non si perde in tutto ciò che lei ha realizzato".
La salma partirà dall'abitazione di frazione San Martino inferiore, giovedì 24 febbraio, per il rito della cremazione a Bra.
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