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Politica | 15 febbraio 2022, 17:04

Savigliano, Ambroggio si mette l’elmetto e va alla guerra col Pd

Nel giorno del suo settantesimo compleanno il sindaco uscente annuncia che non si tirerà indietro: “Sono convinto – dice – che nonostante le difficoltà di questo periodo, abbiamo amministrato bene la città”. Questa sera il circolo Pd decide le contromosse

Savigliano, Ambroggio si mette l’elmetto e va alla guerra col Pd

Giulio Ambroggio, sindaco uscente di Savigliano, non ci sta e va alla guerra col suo partito, il Pd.

Eh sì, perché di guerra ormai si tratta, una guerra condotta, in questa fase, a suon di comunicati stampa.

“Dopo la nota del circolo Pd di Savigliano del 13 febbraio – scrive il sindaco in scadenza - mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni.

Riguardo alla mia candidatura infatti già a novembre 2021 la segreteria del circolo locale mi aveva comunicato che non mi avrebbe riproposto come candidato sindaco. Lo scorso gennaio mi è stato chiesto di fare “un passo indietro”, senza nessuna motivazione se non “non piace il modo che hai di fare il sindaco”. Ho risposto no. In base allo statuto del partito – annota - ho chiesto le primarie di coalizione che il Pd mi ha negato.

Il coordinatore ha poi incontrato il coordinatore della lista “La nostra Savigliano”, il quale si è detto disponibile a qualsiasi tipo di alleanza per un patto di coalizione proponendomi come candidato sindaco alle primarie. Nuovo rifiuto”.

Ambroggio ribadisce la sua fede e conferma la sua decisione al partito, di cui si considera uno dei “padri fondatori” in sede locale.

“Di qui il mio stupore – afferma -, visto che abbiamo sempre amministrato con il Pd, partito che ho contribuito a fondare a Savigliano e del quale sono stato sempre fedele militante nonché finanziatore.

Allora, spinto da molti amici veri e da consiglieri della lista civica “La nostra Savigliano” (che ringrazio per la fiducia accordatami) ho deciso di ricandidarmi per il secondo mandato. Questo perché, insieme con gli assessori - tutti gli assessori – e i consiglieri di maggioranza – tuti i consiglieri di maggioranza – sono convinto di aver amministrato bene, tenuto conto anche delle difficoltà causate dalla pandemia che peraltro penso di avere gestito al meglio. Riguardo alle attività di Giunta, tutte si sono svolte con decisioni all’unanimità. Allo stesso modo – aggiunge - la giunta, con il supporto del Settore Lavori Pubblici e del suo assessore delegato (che ringrazio), sta preparando la partecipazione a tutti i bandi previsti dal PNRR (es. nuovo polo scolastico e sportivo nella zona scuola Schiaparelli, centro del riuso, nuova sala mensa alle scuole elementari Papa Giovanni XXIII …), collegandoli, quando richiesto, con le variazioni al piano triennale (es. nel caso del Morino, variazione presentata dai Lavori Pubblici nel Consiglio Comunale del 28 giugno 2021)”.

Fatta quest’ ampia promessa, Ambroggio annuncia che non si tirerà indietro.

Al punto in cui sono giunti gli eventi, è difficile immaginare una qualche forma di possibile compromesso.

“Sono convinto – sostiene - di avere le carte in regola per fare il secondo mandato che la legge prevede. La parola passa ora ai saviglianesi”.

Questa sera si riunisce la direzione del circolo Pd.

Quello che si annuncia non è certo un regalo di compleanno per il sindaco, che oggi compie 70 anni, quanto l’ufficializzazione di una rottura senza possibilità di ricucitura.

Vedremo quali saranno le contromosse e se il partito deciderà di appoggiare, come pare, la candidatura a sindaco del presidente di Oasi Giovani, Gianfranco Saglione. Un’opzione che sembra la più verosimile anche se le diplomazie faranno in modo che resti ancora aperto un canale di contatto con l’altro candidato sindaco, Antonello Portera, capogruppo uscente dei 5 Stelle, che ora ha indossato i panni civici. 

GpT

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