Si dimezza il numero dei dipendenti del Comune di Torino no vax. Se nelle scorse settimane erano circa 500 i lavoratori di Palazzo Civico che non si erano vaccinati contro il Covid-19, oggi sono scesi a 219. Per questi la Città sta valutando se esistano i presupposti per l'eventuale esenzione vaccinale, o cause legittime per la mancata presenza in ufficio.
Obbligo super Green Pass over 50, Lo Russo: "Deterrente, non punizione"
Sul totale di 7.400 dipendenti comunali, scende così al 3.3% il numero di coloro che hanno rifiutato la somministrazione di AstraZeneca, Moderna e Pfizer. Proprio oggi è entrato in vigore l'obbligo di super Green Pass, per tutti gli over 50, per accedere ai posti di lavoro: questa mattina un centinaio di persone hanno preso parte ad un presidio in piazza Palazzo di Città per dire no all' imposizione della carta verde. "Il provvedimento del Governo - ha commentato il sindaco Stefano Lo Russo - che condivido pienamente, ha una funzione non certo punitiva ma deterrente".
"Tra i dipendenti no vax prevalga il buon senso"
Il primo cittadino auspica poi che tra i dipendenti della Città no vax "prevalga il buonsenso", che "possano comprendere l'esigenza che abbiamo tutti di proteggerci e di proteggere anche l'utenza".
"Assunzione personale fondamentale per rimettere in funzione Comune"
E per rilanciare i servizi essenziali, dalle anagrafi ai nidi fino alla Municipale, Palazzo Civico ha annunciato di voler assumere nei prossimi anni fino a mille persone tramite concorso. "Noi abbiamo un obbligo - ha spiegato oggi Lo Russo - che è quello di rimettere in funzione il Comune. Dentro questa operazione di riorganizzazione che è in corso, le assunzioni di nuovo personale sono un tassello fondamentale" ha concluso il sindaco di Torino.
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