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Sport | 06 febbraio 2022, 15:34

Crisi profonda per le piscine, oggi chiuse per protesta: "Senza sostegni è impossibile continuare". La Regione crea un fondo

A rischio 70 impianti in Piemonte e 2.500 addetti. Un tavolo di confronto, stamattina a Torino, per chiedere ristori ed azioni di efficientamento energetico. 300 giorni di stop per pandemia e aumenti in bolletta del 100%. Carretta: "Abbiamo scritto al governo, senza risposte"

Crisi profonda per le piscine, oggi chiuse per protesta: "Senza sostegni è impossibile continuare". La Regione crea un fondo

Oggi 6 febbraio le 70 piscine del Piemonte sono chiuse per protesta. Si tratta di impianti comunali, per cui pubblici, gestiti da società private. 

Non era mai successo prima, come non era mai successo prima che le piscine fossero costrette a restare chiuse per 10 mesi - 300 giorni - a causa di una pandemia. E come non era mai successo prima che, da un mese all'altro, i costi energetici, pari al 40% del bilancio di queste attività, raddoppiassero, letteralmente.

Un tavolo di confronto, questa mattina a Torino, attorno al quale si sono sedute tutte le associazioni e le realtà coinvolte, assieme ai vertici regionali del Coni e ad esponenti istituzionali della Regione.

A fare il punto delle iniziative sulle quali si lavorerà con la massima urgenza è stato Luca Albonico, presidente Csr - che gestisce gli impianti di Cuneo, Alba e Sommariva Perno - e presidente del Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta.

"Abbiamo rappresentato la situazione degli impianti natatori, oggi chiusi per dire con forza che la situazione è al capolinea e non ci sono più i presupposti per continuare a restare aperti. I costi energetici per attività energivore come le piscine al chiuso sono pari al 40% del bilancio totale. Con aumenti del 100% o più, non ci sono soluzioni o armi da mettere in campo. Si può solo chiudere!"

Non è una protesta contro le istituzioni, è un dato di fatto

Continua: "Abbiamo trovato ascolto. Chiediamo ristori immediati, interventi a medio termine per ridurre i consumi, con lavori di efficientamento energetico, e chiediamo di includere nel bonus 110% anche le società che gestiscono impianti sportivi energivori, come sono le piscine". 

Massima condivisione delle istanze del mondo degli impianti natatori dal presidente regionale Coni, Stefano Mossino: "La situazione è complicatissima a più livelli. Il rischio è che chiudano i 70 impianti regionali, frequentati da 350 mila utenti, che corrispondono al 10% degli abitanti del Piemonte. Non solo: sono a rischio 2.500 lavoratori. Le piscine fanno attività essenziali, sono un presidio sociale, economico e di tutela della salute. Se si fanno questi conti, gli aiuti immediati che chiediamo sono soldi che si risparmiano: 70 impianti chiusi e 2500 lavoratori che dovranno accedere agli ammortizzatori sociali, quanto ci costano? 350mila persone che non vanno più in piscina, cosa compartano a livello sociale e sanitario?". 

Bisogna fare in fretta: stamattina si è costituito un tavolo, regionale e nazionale, per redigere un piano di richieste al Governo, che parta dai ristori ma che guardi più in là, con interventi strutturali che migliorino l'efficientamento energetico degli impianti, in un'ottica che non si limiti all'oggi. Perché, lo sanno tutti, questa non sarà una crisi momentanea. E tamponare la situazione a breve termine, non basterebbe.

Carretta: "Abbiamo scritto al Governo, senza risposte"

E su questo tema anche il Comune di Torino ha fatto la sua parte, per ora senza risultati. Come spiega Mimmo Carretta, assessore allo Sport: "Abbiamo inoltrato una lettera al Governo, sottoscritta dagli assessori allo sport di otto città metropolitane. Non abbiamo ancora ricevuto risposte".

Nel documento, le amministrazioni sottolineavano "grande preoccupazione circa le conseguenze del caro bollette luce e gas sui gestori degli impianti sportivi (privati e, nella stragrande maggioranza, pubblici) delle nostre città. Dopo due durissimi anni di pandemia questo ulteriore impatto economico rende impossibile il presente e il futuro di chi offre servizi sportivi a milioni di nostri cittadini e che, come testimoniato dalle evidenze scientifiche, contribuisce con l’erogazione di quei servizi a corretti stili di vita, generando un concreto risparmio alle casse del Servizio Sanitario Nazionale". 

Cirio: "Tentare tutte le strade possibili"

Quello delle piscine è uno dei settori che più hanno pagato le conseguenze della pandemia nel mondo sportivo, trai i primi a interrompere le attività e tra gli ultimi a ripartire - sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha portato il suo pensiero di vicinanza, insieme al vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Graglia e alla consigliera regionale Alessandra Biletta, oggi durante la tavola rotonda organizzata dal Comitato regionale piemontese della Federazione Italiana Nuoto -. Parliamo di un mondo che dà lavoro a tantissime persone e che ora viene ulteriormente colpito dai rincari che il costo dell’energia ha portato nelle bollette e nei costi di mantenimento, che per questi impianti sono estremamente elevati con le utenze che arrivano perfino al 40% delle spese complessive per garantirne il funzionamento. Lavoreremo insieme all’assessore allo Sport Fabrizio Ricca per trovare tutte le strade possibili, sia a livello nazionale che regionale, per aiutare il comparto ad affrontare questa situazione. Da una parte sollecitando il Governo, affinché vengano stanziati dei ristori che tengano conto di questa criticità, e dall’altra sul nostro territorio istituendo un fondo di emergenza regionale che possa essere di supporto, anche coinvolgendo le grandi aziende produttrici di energia. Parallelamente, attraverso uno specifico ordine del giorno in Consiglio regionale ci attiveremo per una sinergia tra Governo, Regioni, Anci per gli Enti locali e Coni. Ne va del futuro e della vita di tante famiglie, ma anche del futuro dei nostri impianti che hanno bisogno di essere vissuti e di restare aperti, perché ancor peggio dell’usura del tempo c’è quella del non utilizzo”.

 

Barbara Simonelli - TargatoCn

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