Il Covid ha strappato alla vita Lorenzo Gazzano, un bambino di soli 10 anni. E' la drammatica notizia diffusa questa mattina dall'ospedale Regina Margherita di Torino, dove il bambino era stato portato ieri, con un quadro clinico gravissimo.
Lorenzo era di Nucetto, piccolo comune del Monregalese. Il sindaco Enzo Dho, raggiunto al telefono, non trattiene le lacrime. "Una tragedia inspiegabile. Un bambino solare, allegro. Qui ci conosciamo tutti, siamo una piccola comunità. Sono padre di una bimba di 12 anni, questa notizia mi ha sconvolto".
Il piccolo è deceduto alle 5.55 di questa mattina. Trasferito d'urgenza dall'ospedale di Mondovì, si presentava con un quadro molto complesseo: ipotermia, rabdomiolisi, dolori muscolari importantissimi agli arti inferiori e sospetta miocardite innescati dal virus. Ieri era iniziato fin da subito il trattamento specifico contro il Covid fino ad arrivare alla dialisi. Purtroppo tutti i tentativi si sono rivelati inutili. Il paziente non era vaccinato per recenti precauzioni di salute in una famiglia di vaccinati.
"Aveva avuto, in passato, delle crisi epilettiche - spiega il primo cittadino. Ma niente di così grave da giustificare un decorso della malattia così drammatico in un bambino di soli 10 anni".
Lorenzo è il primo minore ucciso dal Covid in Piemonte. La famiglia è molto conosciuta in paese. Il bimbo era il terzo figlio, il più piccolo, di Mara Garelli, titolare del "Bar delle rose da Mara" in paese; il padre, Simone Gazzano, è dipendente dell'Alpitel. I genitori del padre, per anni, hanno gestito l'Osteria Vecchia Cooperativa, mentre il nonno materno è l'ex sindaco di Perlo, Enzo Garelli.
Una famiglia stimata e benvoluta, che ha sempre dato tanto al paese e alla comunità. Colpita da una tragedia, come ha detto il sindaco tra le lacrime, "ingiusta e inspiegabile".
Commozione e vicinanza sono state espresse anche dal presidente della Regione, Alberto Cirio: “È una notizia che non avremmo mai voluto apprendere, una tragedia per la famiglia a cui ci stringiamo forte, ma anche per la nostra regione che sta mettendo in campo ogni forza per proteggere da questo maledetto virus ogni cittadino, a cominciare dai più piccoli. Sappiamo dall’ospedale Regina Margherita che i genitori sono entrambi vaccinati, ma che non avevano ancora potuto richiedere la vaccinazione del bambino per ragioni legate al suo stato di salute. Una circostanza drammatica e profondamente dolorosa, che speriamo con tutto il cuore possa far riflettere chi invece non ha impedimenti per vaccinare subito i propri figli. Pur nelle preoccupazioni comprensibili di ogni genitore, è fondamentale capire l’importanza di vaccinare i nostri bambini”.
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