Dimenticati da tutti, al “buio”. E’ un vero e proprio blackout dei servizi essenziali quello che avvolge la Circoscrizione 6, rimasta senza anagrafi. La situazione è nota da tempo, eppure il piano di recupero annunciato da Palazzo Civico per invertire il trend delle carte d’identità in attesa sembra essersi dimenticato ancora una volta di Torino Nord.
Lomanto: “Noi qui siamo a zero”
Le aperture straordinarie che partiranno da sabato 4 febbraio infatti toccheranno l’anagrafe centrale, quella di corso Corsica, corso Racconigi e via Stradella. Rimarranno invece chiusi e senza prospettive di apertura gli uffici di piazza Astengo, in zona Falchera, e in via Leoncavallo, in Barriera di Milano. “Noi siamo completamente a zero, ma ora farle ripartire è molto più difficile: piazza Astengo e via Leoncavallo ci aspettavamo riaprissero”, attacca Valerio Lomanto, presidente della Circoscrizione 6.
Il presidente della Circoscrizione: "Il sindaco aveva promesso di riaprire"
A preoccupare tanto il presidente quanto i residenti di Torino Nord, è proprio la sensazione di una mancanza di attenzione. “Bisogna pensare che le anagrafi sono servizi essenziali, per anziani che faticano a muoversi e a recarsi lontani”, spiega Lomanto, definendo una “follia” l’attuale soluzione proposta ai cittadini di Barriera e cioè di recarsi sino agli uffici di corso Vercelli (Circoscrizione 7) o corso via Giulio (Circoscrizione 1).
“Ci aspettiamo una riapertura, il sindaco l’aveva promesso in campagna elettorale”. “E riaprire solo Falchera - conclude Lomanto - non basta: parliamo di uffici troppo distanti da Barriera di Milano”.
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