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Politica | 30 dicembre 2021, 14:51

Albenga: l’Amministrazione ai consiglieri Calleri, Porro e Ciangherotti: “Dimettetevi, lasciate il posto a chi intende svolgere il ruolo con serietà”

L'Amministrazione comunale di Albenga compatta risponde alle dichiarazioni rilasciate con una nota di stamane dai consiglieri Calleri, Porro e Ciangherotti

Albenga: l’Amministrazione ai consiglieri Calleri, Porro e Ciangherotti: “Dimettetevi, lasciate il posto a chi intende svolgere il ruolo con serietà”

“Chiediamo che i 3 consiglieri di minoranza, più volte bocciati dai cittadini durante elezioni comunali, regionali ed europee, si dimettano lasciando il posto a chi realmente intende svolgere il suo ruolo in consiglio con serietà visto che come hanno più volte dimostrato non hanno interesse a discutere le pratiche e le poche volte che vengono in consiglio lo fanno solo per fare polemica senza portar alcun contributo nell'interesse della città”. L'Amministrazione comunale di Albenga compatta risponde ai consiglieri Calleri, Porro e Ciangherotti che stamane, con una nota dai toni decisamente forti, siglata a nome di Lega e FI, hanno dichiarato che “il sindaco Tomatis prenda atto che sta in piedi con 5.219 voti, circa il 40%, sostenuto dalle sue 3 liste “Insieme per il futuro”, “Con Albenga” e “Progetto comune”, mentre l’attuale minoranza conta un numero di voti pari a 6982 voti (circa il 54%) di cui 5.772 voti (circa il 44%) di Gero Calleri, sostenuto dalle 3 liste “Lega”, Forza Italia-Fratelli d’Italia e “Calleri Sindaco” ai quali vanno sommati i 1210 voti (circa 10,1%) di Diego Distilo. Riccardo Tomatis oggi non rappresenta più Albenga, non ha più dalla sua parte il favore degli Albenganesi e, preso atto di questi numeri, per dignità si dimetta e torni a fare il medico, magari anche presso l’ambulatorio “cerotti” da lui tanto voluto al posto del Punto di primo intervento di Albenga, dove i cittadini pagano 60 € di ticket a prestazione erogata".

"Non prendiamo lezioni di dignità e di rispetto delle istituzioni da chi non si presenta nemmeno ai consigli comunali, unico luogo deputato per svolgere l’attività amministrativa cittadina - hanno risposto gli esponenti dell’Amministrazione comunale -. Detto questo  - continuano - si ribadisce che la nostra è una maggioranza compatta che non ha bisogno di interrogarsi se andare avanti o meno, scelta che i cittadini hanno fatto durante le elezioni indicando Tomatis come sindaco e le tre liste collegate per amministrare la città”.

“Lasciamo stare le sciocchezze pseudo matematiche dei tre consiglieri di minoranza, che con calcoli di questo tipo non supererebbero neanche l'esame di quinta elementare, ricordando loro che gli albenganesi hanno scelto liberamente al ballottaggio e senza nessuna costrizione  se mettere la propria x sul nome di Tomatis, Calleri o di non andare a votare”.

“Perché contare i voti di elettori ( primo turno hanno votato 13.100 persone, al secondo hanno votato 11.066. ) che al secondo turno non sono mai andati alle urne, quando invece sono bastati per far vincere Tomatis i circa 400 elettori di Calleri (al primo turno Calleri ha preso 5772 e al secondo 5405) che, delusi, hanno scelto di cambiare schieramento decidendo che non fossero adeguati ad amministrare una città quando in tutta Italia la loro coalizione usciva come il più votato alle elezioni europee (ottenendo circa il 65% delle preferenze)”.

“Noi continueremo, come abbiamo fatto fino ad oggi, a concentraci sul lavoro per continuare a migliorare la città. L’approvazione di un atto importante come il bilancio dimostra proprio questo”, conclude  l’Amministrazione con decisione.

Redazione

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