Sono iniziate questa mattina le operazioni dei vigili del fuoco per rimuovere la gru di via Genova che, sabato scorso, è crollata al suolo provocando la morte di tre operai. Dopo il sopralluogo di ieri, a cui hanno partecipato anche i magistrati che indagano sull'incidente, sono dunque iniziate le operazioni per rimuovere la gigantesca struttura metallica che da sabato blocca un tratto della via, di solito molto trafficata. L'intenzione dei vigili del fuoco è quella di operare al meglio, e in fretta, per ripristinare la viabilità. I resti della gru dovranno essere conservati e messi a disposizione dell'Autorità giudiziaria.
Cavallari: "L'incertezza fa aumentare i rischi nei cantieri"
Intanto si discute sul tema sicurezza. E se nelle ore immediatamente successive al crollo della gru erano stati soprattutto i sindacati di categoria a puntare il dito contro la "corsa" al superbonus, questa volta a parlare è Andrea Cavallari, presidente dei Giovani Ance Piemonte e Valle d'Aosta, che entra a far parte della squadra nazionale guidata da Angelica Krystle Donati. "Mentre la politica discute - afferma - il cronoprogramma avanza e il tempo scorre inesorabile. È l'incertezza che fa aumentare i rischi nei cantieri".
"La politica discute, il tempo scorre"
"Purtroppo le recenti tragedie che hanno investito i cantieri italiani - dice Cavallari - sono l’effetto delle continue e mutevoli condizioni normative, con orizzonti temporali sempre strettissimi perché anche le proroghe, quando arrivano, non danno respiro e mettono sotto pressione la committenza e i lavoratori. Mentre la politica discute, il cronoprogramma avanza e il tempo scorre inesorabile".
Quel che serve, invece, sarebbe programmazione. E tempo, soprattutto tempo. "La progettazione e l'esecuzione della riqualificazione energetica o sismica di un edificio sono processi complessi che richiedono tempo e non possono trasformarsi in mere corse per seguire ridicole scadenze fiscali".
Il sindacato: "Si lavora con troppa fretta"
E di "trasparenza, regolarità, sicurezza, sinergie con gli altri protagonisti del settore edile" hanno parlato anche i partecipanti al 12esimo Congresso della Filca-Cisl di Torino-Canavese. “La tragedia di pochi giorni fa in via Genova – ha affermato il reggente della Filca Cisl torinese, Ottavio De Luca – è un monito per tutti e impone interventi drastici, immediati. Chiediamo alla magistratura di fare luce sulle cause del terribile incidente, costato la vita a tre operai. Nel settore ci sono ancora troppe ditte che non applicano il contratto edile, si lavora con troppa fretta, ci sono tanti lavoratori non formati sui rischi che si incontrano sul lavoro, ridotti a fare straordinari fino a 10/12 ore al giorno, sabato incluso”.
Nel Torinese, è emerso dal Congresso, si sono verificati decine di infortuni gravissimi. "Ecco perché è necessario governare insieme il settore, con il sistema Cassa Edile, i sindacati edili, le associazioni imprenditoriali, le istituzioni, lo Spresal, l’Ispettorato, gli Rlst, l’Inail, l’Inps. E grazie al Durc di congruità bisogna censire con esattezza tutti i cantieri e tutte le imprese che lavorano, con i loro dipendenti e le loro responsabilità".
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