Il Nazionale

Cronaca | 09 luglio 2025, 18:12

Uccisero cane a colpi di fucile a Castellinaldo d’Alba: individuato il responsabile

Ris di Parma coinvolti negli accertamenti balistici sull’arma utilizzata da un uomo residente in paese

Uccisero cane a colpi di fucile a Castellinaldo d’Alba: individuato il responsabile

Ci sono voluti alcuni mesi d’indagini del Nucleo Investigativo con la collaborazione delle Stazioni Carabinieri competenti per territorio, oltre all’ausilio delle analisi balistiche del Ris di Parma, per risalire al responsabile dell’uccisione del cane meticcio di nome “Ted”, avvenuta nel maggio 2024, attinto da colpi d’arma da fuoco nelle campagne di Castellinaldo d’Alba.

In particolare l’attività è stata condotta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Cuneo, in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Canale e la Stazione Carabinieri di Govone.

L’imputato, residente in Castellinald, grazie all’attività investigativa risulta indagato presso la Procura della Repubblica di Asti, per il delitto di uccisione di animale (art. 544 bis C.P.), per detenzione abusiva di armi e munizioni  (art.697 C.P.), omessa custodia di armi (art. 20  bis L. 110/1975), alterazione di armi (art. 3 L. 110/1975).

L’episodio in questione risale al maggio 2024, quando i Carabinieri della Stazione di Govone sequestravano un’ogiva rinvenuta all’interno dell’animale, trovato privo di vita nelle campagne del centro roerino. Il Nucleo Investigativo, a seguito di informazioni investigative in materia di armi, effettuava una perquisizione presso l’abitazione dell’indagato al fine di rinvenire armi e munizioni non denunciate, rinvenendovi un fucile calibro 22 munito di silenziatore non denunciato, una pistola Beretta  cal. 765 e circa 600 munizioni, oltre al ritiro cautelare di altre armi e munizioni detenute lecitamente e la licenza di porto d’armi.

"Visto il rinvenimento del fucile calibro 22 posto sotto sequestro poiché non denunciato e considerato che il cane era stato rinvenuto presso tale località – si legge in una nota dell’Arma –, in seguito a successivi accertamenti d’intesa con la Procura della Repubblica di Asti, venivano delegati dall’autorità giudiziaria accertamenti balistici sull’arma posta sotto sequestro e l’ogiva rinvenuta all’interno del cane ucciso. Venivano pertanto inviate sia l’arma che l’ogiva sospette al Ris di Parma, il quale, a seguito dello svolgimento di un approfondito raffronto balistico, riscontrava l’effettiva corrispondenza tra colpo e arma, riconducendo il colpo responsabile della morte di 'Ted' alla carabina posta sotto sequestro dai militari".

"Le indagini sono in corso di sviluppo – si rileva ancora –, potendo emergere in futuro elementi di segno contrario rispetto a quelli sino ad ora raccolti, a favore quindi degli indagati, da presumersi innocente sino a quando non sia pronunciata sentenza di condanna definitiva".

Commenti