Fino a poche ore fa era uno dei latitanti più ricercati d'Italia. Nella notte i carabinieri del Ros hanno posto fine alla fuga di Graziano Mesina: l'ex 'primula rossa' del banditismo sardo è stato rintracciato nelle campagne del nuorese.
Una vita fatta di rapine, arresti ed evasioni
Mesina deve scontare una condanna a 24 anni di reclusione che gli era stata notificata dalla Corte d’appello di Cagliari. A 78 anni, questa potrebbe essere stata l'ultima puntata di una vita fatta di rapine, fughe, arresti ed evasioni, che hanno fatto di 'Grazianeddu' un personaggio noto alle cronache dell'Italia intera.
I suoi passati astigiani
Anche la provincia di Asti lo ha visto protagonista, all'inizio degli anni Novanta: nel 1992, quando ottenne la libertà condizionale, Mesina si stabilì come ospite di una famiglia che fece da garante, a San Marzanotto. Sembrava l'inizio di una nuova vita, di redenzione, invece la sua permanenza in terra astigiana si chiuse nel luglio dell'anno successivo, quando la Procura ne ordinò l'arresto per detenzione di armi da guerra.
Nello stesso periodo si parlò di lui come intermediario nella liberazione di Farouk Kassam (circostanza poi smentita) e si vociferò anche del progetto di rapimento di un noto imprenditore. Da allora Mesina è stato protagonista di tante altre vicende, fino all'epilogo e all'arresto di questa notte.
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