Il Pd ufficializza la candidatura di Patrizia Manassero a sindaco di Cuneo

Mentre alla Birrovia di Cuneo i “Beni Comuni” presentavano la candidatura a sindaco di Luciana Toselli, quasi in contemporanea, alla sala Pac di Fossano, dove si svolgeva il congresso provinciale del Pd, il nuovo segretario Mauro Calderoni, a nome del partito, lanciava quella di Patrizia Manassero.

L’ex senatrice e attuale vicesindaco, tra gli applausi dei delegati, annunciava di accettare e di “mettersi a disposizione”.

È questa la notizia che dà il titolo ad un congresso il cui esito era scontato, dal momento che il sindaco di Saluzzo Calderoni era l’unico candidato in corsa per la segreteria.

Un congresso che ha visto l’assenza dei tre grandi eletti, la deputata Chiara Gribaudo, il senatore Mino Taricco, impegnati in aula a Roma, e del consigliere regionale albese Maurizio Marello.

Lo sguardo del Pd è proiettato, nell’immediato, per le elezioni provinciali di domani, sabato 18 dicembre, e nel medio periodo alle amministrative del nuovo anno di Cuneo, Mondovì e Savigliano e degli altri centri di media grandezza del Cuneese che andranno al voto.

Nel frattempo, Calderoni si prefigge di dar corso ad una riorganizzazione del partito su criteri territoriali e non più su logiche correntizie.

Nell’arco di poche settimane è dunque tramontata per Cuneo l’ipotesi di “soluzioni più avanzate”, cioè quella maggior apertura all’area progressista che era stata alla base del congresso cittadino di Cuneo, l’unico a non essersi svolto unitariamente.

Archiviata sia indisponibilità della sinistra sia perché, ora che si è consolidato il nuovo corso di potere del Pd incentrato sull’asse Gribaudo-Calderoni, i giochi si indirizzano nei confronti degli alleati.

Il messaggio che arriva dal congresso di Fossano a “Centro per Cuneo”, “Cuneo Democratica e Solidale”, “Crescere Insieme” è chiaro: “noi – dicono dal Pd – abbiamo un candidato forte e autorevole, diteci cosa ne pensate e quali sono i vostri intendimenti”.