Il Nazionale

Cronaca | 10 dicembre 2021, 12:33

Imperia, Luca Volpe: “Troppi immigrati in città, chiederemo alla Prefettura di rivedere le quote” (foto e video)

Secondo l’assessore ai Servizi sociali intervenuto al convegno di Jobel “54 Cas sono troppi”. A Caramagna episodi di difficile convivenza tra stranieri e residenti

Imperia, Luca Volpe: “Troppi immigrati in città, chiederemo alla Prefettura di rivedere le quote” (foto e video)

I Cas, centri di accoglienza straordinaria sono nati, appunto, per fronteggiare, ondate migratorie straordinarie, invece, poi sono diventati un sistema consolidato di assistenza e accoglienza e, purtroppo, sul territorio del comune di Imperia oggi stanno avendo un impatto molto rilevante, chiederemo alla prefettura di rivedere il Piano”, lo ha dichiarato l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Imperia Luca Volpe intervenuto stamattina al convegno organizzato dalla Cooperativa Jobel su 'Formazione, opportunità e risorse per i migranti in agricoltura’.

Nei giorni scorsi, tra l'altro, a Caramagna si sono verificati  episodi  di difficile convivenza tra residenti e migranti.

La città di Imperia è accogliente, come è sempre stata, infatti, è titolare dell’ex Sprar, che oggi si chiama Sai, e, tanto è vero che abbiamo anche dato la nostra disponibilità al Governo di raccogliere famiglie di afghani con minori. Purtroppo, però, abbiamo 54 Cas, Centri di assistenza straordinaria sul territorio comunale, ciò significa 54 appartamenti che accolgono queste persone bisognose, di essere seguite ma penso che oggi sia arrivato il momento di riaprire il tavolo di concertazione con la Prefettura. Considerando che a livello provinciale sono state censite  circa 1000-1500 stranieri, ciò sottende che noi ne abbiamo praticamente quasi il 50 per cento sul nostro territorio”, ha sottolineato Volpe.

Davide Capozzi della cooperativa Jobel ha spiegato: “Il progetto Formazione Opportunità e Risorse per Migranti in Agricoltura di cui siamo parte, è finanziato dal Fondo asilo, migrazione e ntegrazione 2014-2020 e prevede iniziative per la prevenzione e il Contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura ed è coordinato dal Consorzio di Cooperative sociali Kairos. Il convegno è occasione per condividere esperienze e buone pratiche di inserimento socio-lavorativo dei migranti e degli stranieri attraverso il lavoro in agricoltura che caratterizza il nostro territorio. Sono presenti, infatti, Enti pubblici, aziende agricole e diverse realtà del Terzo settore impegnate nell'accoglienza e nei percorsi di avvicinamento, formazione e inserimento nel mondo del lavoro a beneficio dei migranti”.

Il progetto nasce con l'obiettivo di promuovere l’emersione delle condizioni irregolari di lavoro di cui sono vittime reali o potenziali i lavoratori stranieri regolarmente presenti sul territorio, impiegati nel lavoro agricolo; costruire le condizioni per la regolarizzazione dei rapporti di lavoro in agricoltura; favorire la continuità di lavoro per i lavoratori migranti impiegati in agricoltura. Coinvolte cinque regioni italiane in una collaborazione tra diversi attori locali che operano nel campo dei diritti dei migranti: Piemonte, Lombardia, Valle d'Aosta, Marche e Liguria. Le azioni sono dedicate, in particolare, alle comunità locali (incontri di sensibilizzazione e definizione di buone pratiche con le istituzioni pubbliche), alle comunità migranti (sportelli informativi, percorsi di accompagnamento e formazione) e alle imprese agricole (seminari, certificazioni e reti di qualità). Al convegno è intervenuto anche il vicepresidente della Fondazione Carige Giacomo Raineri.

Diego David

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