Si è conclusa senza tensioni la marcia Popolare No Tav partita questo pomeriggio da Borgone. I manifestanti hanno raggiunto il presidio di San Didero dove si trova il cantiere del nuovo autoporto di Susa, opera collegata alla nuova linea ferroviaria Torino-Lione, e dove la scorsa notte c'era stata guerriglia tra No Tav e forze di polizia, con lancio di pietre, fumogeni e il ferimento di un carabiniere. Per i manifestanti hanno partecipato 5.000 persone, mentre le forze dell'ordine erano circa 1.500.
La marcia è stata organizzata per ricordare il sedicesimo anniversario degli scontri a Venaus contro il cantiere del primo progetto Tav, poi profondamente modificato. Attivisti e alcuni amministratori pubblici si sono dati appuntamento nonostante la neve: erano presenti i gonfaloni e i sindaci di una ventina di Comuni valsusini. Alla marcia ha partecipato anche l'Unione Montana Bassa Valle con una delegazione guidata dal Presidente Pacifico Banchieri. In testa lo striscione dei giovani No Tav con la scritta "C'eravamo ci siamo e ci saremo. Ora e sempre No Tav".
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