Il Nazionale

Cronaca | 06 dicembre 2021, 11:19

Green Pass sui mezzi pubblici, al via i controlli a campione: personale Gtt e polizia locale alle fermate (FOTO)

I controllori Gtt supportano gli agenti della polizia municipale, gli unici preposti a elevare sanzioni: i vigili sono presenti nelle fermate principali

Green Pass sui mezzi pubblici, al via i controlli a campione: personale Gtt e polizia locale alle fermate (FOTO)

Spiacevole sorpresa per i torinesi che questa mattina hanno preso un mezzo pubblico senza avere il Green Pass e in piazza XVIII Dicembre si sono imbattuti nel pattuglione interforze composto dal personale di Gtt e dagli agenti della polizia municipale. Con l’introduzione dell’obbligo del certificato verde a bordo di bus, tram, metropolitana e treni, sono infatti partiti i controlli a campione per verificare che i passeggeri siano in possesso della certificazione verde.

 

I controlli con il pattuglione 'anti furbetti'

Con tante fermate e luoghi da presidiare ma pochi agenti e personale Gtt a disposizione, si è scelto di controllare i Green Pass in punti strategici come la stazione di Porta Nuova e Porta Susa: in piazza XVIII Dicembre, dove transitano i tram 10, 13 e i bus 71, 49, 59 e 29, questa mattina il pattuglione interforze composto da dieci controllori Gtt e dieci agenti della polizia municipale ha verificato i titoli di viaggio e i Green Pass dei passeggeri. Gli unici preposti a elevare le multe, in ogni caso, rimangono i vigili, con il personale Gtt nel ruolo di supporto logistico. 

 

Il caso degli studenti

Nessun controllo nell’orario di punta, quello compreso tra le 7.30 e le 8.30. Una scelta forse dettata dal fatto che nella conferenza Stato-Regioni, i governatori hanno chiesto una moratoria per gli studenti: dai 12 anni in su infatti, pur essendo soggetti alla campagna vaccinale, i ragazzi non rientrano nella categoria degli obbligati al vaccino e possono andare in classe senza alcun controllo.

Avere il Green Pass, cioè almeno un test negativo, per salire su un bus, tram o metropolitana, appare ai presidenti delle Regioni un controsenso. Ecco perché, negli scorsi giorni, il ministro agli Affari Regionali Mariastella Gelmini si era detta aperta al dialogo e a valutazioni. Nel frattempo, almeno a Torino, la via scelta sembra essere quella di non utilizzare il pugno duro contro gli studenti.

Andrea Parisotto

Commenti