Lunedì l’Asd Cavallerizza Caprilli consegnerà le chiavi in Comune e probabilmente a fine anno si scioglierà come associazione: “Siamo nati per tenere viva la Cavallerizza Caprilli, quindi il nostro compito è terminato, ne parleremo in assemblea”. C’è amarezza nelle parole del presidente, il generale Luigi Greco. Pinerolo fa un passo storico. Il complesso costruito nel 1910 è stato per un periodo il maneggio coperto più grande d’Europa. Il 18 dicembre il bene è diventato del Comune. Nel frattempo la gestione è rimasta in capo all’Anac (Associazione nazionale arma di cavalleria) tramite l’Asd Cavallerizza Caprilli, nata per questo scopo.
Il 9 giugno, però, il Comune scrive all’Anac a Roma, sollevando il problema del mantenimento degli animali in una struttura non adeguata, secondo le ultime normative. Il presidente invita dunque l’Asd a lasciare il prima possibile l’impianto.
Greco però ha sottolineato il problema dei soci che si erano iscritti per l’anno 2021 e svolgono attività agonistiche. L’argomento è stato anche al centro della campagna elettorale con il centrodestra di Giuseppino Berti che si è schierato per il mantenimento dei cavalli.
Nel frattempo Anac e Comune hanno trovato un’intesa ponte: liberare la Cavallerizza entro il 30 novembre. E così sarà: “Montare dentro la Caprilli è stato emozionante sia per i ragazzini sia per gli adulti. È un simbolo del cavallo, che il mondo ci invidia. Speriamo non decada” si auspica Greco, che non potrà essere presente alla consegna delle chiavi.
Il progetto del sindaco Luca Salvai è farne una biblioteca del cavallo, all’interno di un disegno di revisione della storia della cavalleria a Pinerolo, che prevede anche la trasformazione in parco del vicino campo ad ostacoli Tancredi di Savoiroux.
Commenti