Il Nazionale

Cronaca | 15 novembre 2021, 12:37

Green pass: tre indagati a Torino, emessi due fogli di via

Sequestri in tutta Italia. A Palermo trovate taniche di acido “da lanciare alle forze dell’ordine”

Green pass: tre indagati a Torino, emessi due fogli di via

Tre indagati per istigazione a delinquere (con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici) e istigazione a disobbedire le leggi, oltre a due fogli di via. È il bilancio torinese dell’attività diretta dalla Procura (gruppo terrorismo ed eversione), con la collaborazione della polizia postale e dalla digos del capoluogo piemontese, che ha colpito le chat No green pass e, in particolare, la chat Telegram “Basta dittatura” poi chiusa e “sostituita” con “Basta dittatura - proteste” (ancora oggi attiva), con perquisizioni e sequestri in tutta Italia.

Gli indagati torinesi sono una donna di 43 anni e due uomini di 44 e 60 anni. La donna, in particolare, ha preso parte ai cortei cittadini “mostrandosi oltranzista - ha spiegato il dirigente della digos di Torino Carlo Ambra - e tra le meno disponibili a dialogare con le forze dell’ordine. Nelle chat gli indagati - ha aggiunto Ambra - invitavano a bloccare strade, stazioni ferroviarie, banche. Chiedevano di utilizzare armi, bastoni, bottiglie molotov, acido da lanciare alle forze dell’ordine, gambizzare. Non mancano, inoltre, gli inviti a marciare su Roma e immagini di piazzale Loreto”.

A Palermo, in particolare, la polizia ha sequestrato delle taniche di acido “da lanciare verso le forze dell’ordine”, a Siena è stato rinvenuto a casa di un indagato un passaporto nazifascista dell’epoca, mentre a Brescia e Cremona sono stati trovati coltelli e una balestra.

Complessivamente sono state eseguite 18 perquisizioni con altrettanti indagati in quindici città (Torino, Brescia, Varese, Cremona, Imperia, Pordenone, Trieste, Treviso, Pesaro, Roma, Pescara, Salerno, Palermo, Siena, Padova).

Marco Panzarella

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