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Politica | 04 novembre 2021, 16:35

A Genova è scontro sulla differenziata, Terrile: "Nel 2020 è scesa, pagheremo una maxi multa alla Regione"

Il capogruppo del Partito Democratico ha presentato un'interrogazione oggi in consiglio comunale. L'assessore all'ambiente Matteo Campora risponde: "Colpa del covid, dati in aumento nel 2021"

A Genova è scontro sulla differenziata, Terrile: "Nel 2020 è scesa, pagheremo una maxi multa alla Regione"

E' polemica sulla raccolta differenziata a Genova, i cui dati sono in calo fino al 2020. Lo ha fatto presente il capogruppo del Partito Democratico Alessandro Terrile, che oggi ha presentato un'interrogazione in consiglio comunale, chiedendo le ragioni per cui "nonostante le previsioni di crescita e le rassicurazioni ricevute dalla giunta e dal management di Amiu, il tasso di raccolta differenziata nel 2020 si è fermato al 35,43%, in calo rispetto al 2019". Un calo, secondo l'assessore all'ambiente Matteo Campora, colpa della pandemia. Nel 2021 finora, ha detto l'assessore, il dato è in crescita, a novembre la percentuale è salita intorno al 39%, un tasso ancora però troppo basso, ben lontano dal 65% che l'Italia avrebbe dovuto raggiungere nel 2012, obiettivo che però tarda a essere centrato. La Liguria si attesta al quattordicesimo posto, con Imperia, tra i comuni capoluogo tra i più virtuosi, con il 68% di differenziata. Poco meglio di Genova fa Savona, con circa il 43%. Il record spetta a La Spezia con il 78%. Terrile ha commentato il botta e risposta con Campora con un post su Facebook. "Nei quattro anni di gestione Bucci, - scrive - la raccolta differenziata in città è aumentata dell’ 1,21%, passando dal 34,22% del 2017 al 35,43% del 2020.

Nel 2020 la percentuale è perfino diminuita rispetto all’anno precedente. Colpa del Covid, dice la Giunta.

Ma il passo indietro c’era già stato nel 2018, a conferma del fatto che al di là dell’emergenza sanitaria siamo sostanzialmente fermi, mentre tutti i comuni grandi e piccoli del nord Italia registrano sensibili incrementi.

Un disastro che smentisce le mirabolanti previsioni della Giunta e del management di AMIU, evidentemente fondate su un ottimismo di maniera.

Un fallimento che deve interrogare sull’efficacia delle costose campagne di comunicazione e di erogazione di incentivi. Basti ricordare che nel 2018 Amiu regalava perfino biglietti di Euroflora ai cittadini che partecipavano agli incontri sulla gestione dei rifiuti.

La distanza tra le promesse e i risultati è siderale.

Il Sindaco Bucci nel 2017 dichiarava: 'porteremo la raccolta differenziata al 60% in un anno'. L’anno dopo, la percentuale di raccolta differenziata passava dal 34,22% al 33,49%.

Il 1 febbraio 2018 AMIU approvava il piano industriale 2018-2020, che prevedeva il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro il 2020. Non è andata come previsto. Abbiamo chiuso il 2020 al 35,43%.

A dicembre 2020 AMIU vara il nuovo piano industriale, che sposta in avanti nel tempo l’obiettivo del 65%, dal 2020 al 2024, senza tuttavia indicare obiettivi precisi per le annualità intermedie. Come a dire, vedremo tra quattro anni.

E intanto per il mancato superamento del limite di legge, Regione Liguria ogni anno commina una multa al Comune di Genova.

Nel 2021 la multa ha toccato la cifra record di 778.767 Euro.

Denari che avrebbero potuto essere spesi per servizi ai cittadini, e invece serviranno a pagare le multe per il mancato rispetto delle promesse della Giunta Bucci".

Francesco Li Noce

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