Il Nazionale

Cronaca | 22 ottobre 2021, 17:32

Val Roya: ecco perchè tra Trucco e Airole non sono partiti i lavori sulla strada, una storia tutta italiana

Dopo l'attesa delle autorizzazioni dal Demanio, Anas conferma che i lavori termineranno a breve. A novembre tocca al treno e l'attenzione si sposta sul colle. La stima di riapertura e per fine 2023.

Val Roya: ecco perchè tra Trucco e Airole non sono partiti i lavori sulla strada, una storia tutta italiana

Le parole del Sindaco di Tenda, espresse questa mattina (QUI) al termine dell’incontro organizzato a Ventimiglia per la viabilità del Tenda, dovrebbero lasciare il segno. Sia sul piano politico che amministrativo per la nostra zona e, probabilmente per tutta Italia.

Il primo cittadino francese, Jean Pierre Vassallo (di chiara origine italiana) ha ribadito quanto il nostro giornale aveva pubblicato a inizio ottobre, in occasione dell’anniversario della tempesta ‘Alex’: “Nella parte francese della Val Roya – ha detto – abbiamo quasi terminato la ricostruzione di 40 km di strade in un anno, che il fiume si era mangiato, e ad Airole avete un semaforo da quattro anni per sistemare l’interno della galleria! Tutto questo pensando al tunnel sotto la manica (57 km) costruito in 10 anni!”

Parole che, come dicevamo, dovrebbero far riflettere chi amministra a livello nazionale e locale. Ma, ne siamo certi, a molti entreranno in un orecchio e usciranno dall’altro. Noi, invece, le sottolineiamo perché le riteniamo importanti in un paese dove ci vogliono decenni per realizzare opere che all’esterno vengono terminate in molto meno tempo. Ricordiamo, proprio dalle nostre parti, l’Aurelia Bis. 50 anni fa partì la progettazione e siamo ancora fermi ad un fazzoletto di strada, tra Taggia e il centro di Sanremo.

Torniamo alla Val Roya, dalla quale riproponiamo le immagini girate a inizio ottobre e che ci consegnano una parte francese (decisamente più martoriata di quella italiana) che si presenta all’inverno quasi totalmente rimessa a nuovo, così come la ferrovia, che dovrebbe riaprire completamente tra Ventimiglia e Cuneo a novembre. Da parte nostra, lasciando stare la galleria tra Trucco e Airole che è in fase di riammodernamento da quattro anni, in pratica l’unico vero danno grave riguarda il tratto di strada che precede il tunnel.

Stiamo parlando di circa 200 metri che costeggiano il Roya che, quella maledetta notte tra il 2 e 3 ottobre 2020, si è letteralmente ‘mangiato’ asfalto e terreno. Stamattina i sindaci hanno scoperto perché quel tratto è rimasto fermo con le ‘quattro frecce’: in pratica, la burocrazia prevede che, nel momento in cui la strada sprofonda e scende sul fiume, dipende dal Demanio e non più dall’Anas. Quest’ultima ha quindi perseguito tutte le pratiche per avere l’autorizzazione a eseguire i lavori nel mese di gennaio. Il Demanio ha concesso l’ok all’Anas nel mese di luglio!

Una storia tutta italiana che, successivamente, ha visto l’Anas far partire tutte le gare d’appalto e, finalmente, nei prossimi giorni partiranno i lavori. Interventi che termineranno entro 15 giorni sul lato fiume, dove poi si sposterà il traffico a senso unico alternato, per consentire i lavori sul lato monte e, quindi, riaprire tutta la strada entro fine gennaio. Su questo, come già anticipato stamattina, i sindaci hanno chiesto di poter eseguire gli interventi in modo più rapido, entro Natale.

In questo modo, grazie alla riapertura della ferrovia su tutta la tratta, si consentirebbe agli sciatori che vogliono andare a Limone Piemonte, di arrivare con l’auto tranquillamente fino a Breil da dove salire sul treno e raggiungere la stazione sciistica del basso Piemonte. E’ stato quindi chiarito che i lavori sulla strada all’esterno procederanno di pari passo con la fine degli interventi in galleria.

Entro dieci giorni è previsto un nuovo incontro tra Anas e i sindaci, durante il quale l’ente confermerà o meno la possibilità di riaprire tutto entro Natale. Molto dipenderà dalla ditta che si è aggiudicata l’appalto, se sarà o meno disposta a lavorare con maggiore celerità.

Rimane il fatto, tutto italiano, che vede un lavoro di circa quattro anni che ha tenuto in ostaggio una valle intera, bloccata poi dalla tempesta ‘Alex’ con il crollo del colle, proprio mentre si tentava di uscire dall’empasse del tunnel disastrato da anni. Ed ora, sempre che effettivamente si riesca a riaprire il tratto di Airole e che la ferrovia riparta a novembre, l’attenzione si sposta proprio lassù, per consentire a Piemontesi, Liguri e francesi di riprendere gli spostamenti attraverso la Statale 20.

Se ne è parlato, seppur velatamente, anche oggi nel corso della riunione tra Anas e sindaci. L’ente ha confermato che se ne deve occupare la sezione piemontese e molto sta facendo il Sindaco di Tenda che, attraverso il Prefetto delle Alpi Marittime, sta facendo pressioni sulla parte italiana. Al momento la stima di riapertura del tunnel sul Colle di Tenda, non si sa in che modo (seconda canna, viadotto o altro) rimane fissata per la fine del 2023.

Secondo quelli che sono gli standard italiani sembra una stima fin troppo ottimistica ma, visto quanto hanno fatto in questo anno dopo la tempesta ‘Alex’, ci si augura che sia la Francia a comandare le operazioni. Sicuramente, da quello che ci sembra di capire proprio per la ‘querelle’ Val Roya, è l’unica via d’uscita per un empasse che dura da troppo tempo.

Carlo Alessi

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