Tradizionale maglione e pantalone blu, orologio al polso. All'indomani del ballottaggio, che ha visto trionfare il rivale del centrosinistra Stefano Lo Russo eletto nuovo sindaco di Torino, Paolo Damilano veste il tradizionale look da campagna elettorale. Nella parte pedonalizzata di corso Marconi molti lo salutano, dalla signora che lo ferma e gli dice che suo figlio ha votato per lui, al barista che dopo avergli stretto il braccio gli dice: "Non ho dormito bene stanotte, dopo questo risultato elettorale". Intervistato da Rainews, il candidato del centrodestra fa un bilancio del giorno successivo al secondo turno.
"Astensionismo ha influenzato la campagna"
Damilano cosa non ha funzionato di questa campagna elettorale?
"In primis - replica l'imprenditore - sicuramente l'astensionismo: il fatto che quasi il 60% degli aventi diritto non è andato a votare è molto scoraggiante e preoccupante. Ha funzionato molto bene la mia civica Torino Bellissima, che è la seconda forza politica: questo è una grande soddisfazione e responsabilità verso la città, per la quale ci mettiamo a disposizione nei prossimi cinque anni".
"Confusione nel cdx nazionale pesato su amministrative"
La destra è andata male in tutta Italia: avete scontato questo fatto anche qui?
"La confusione - ha risponde Damilano - che vige a livello nazionale è entrata anche alle Amministrative e ha coinvolto l'elettore, che invece doveva concentrarsi sulla scelta della persona. Io credo anche che la questione del Green Pass, così come la mancanza di messaggi chiari del governo sul tema, abbiano influito sull'astensionismo e quindi condizionato il risultato elettorale".
Commenti