Nel day after della vittoria di Stefano Lo Russo e della conseguente sconfitta di Paolo Damilano alle elezioni comunali di Torino, il Governatore Alberto Cirio prova a sollevare il morale del centrodestra: “A Torino non andavamo al ballottaggio da 20 anni, cioè non scendevamo in campo per giocare la partita. Il capoluogo piemontese è sempre stata una partita a parte”.
Cirio assolve Damilano e spegne le polemiche
Il Presidente della Regione prova a spegnare sul nascere le polemiche circa lo scarso supporto dei partiti al candidato civico Damilano: “Essere riusciti a scendere in campo, significa che ognuno di noi ha fatto la sua parte: i partiti lo hanno abbracciato e sostenuto, con il dovuto rispetto”. Poi aggiunge: “Damilano ha fatto comunque un lavoro importante”.
“Dove il centrodestra governa, poi vince”
Nessuna sorpresa, dunque, circa l’elezione di Lo Russo a sindaco di Torino: “Non mi sorprende perché ogni volta che c’è un grande astensionismo, le possibilità di vittoria del centrodestra si riducono: ecco perché bisogna cercare di vincere subito, al primo turno”.
“Io però - aggiunge Cirio - faccio un’analisi sul Piemonte: dove ha governato, il centrodestra ha vinto bene. Penso a Novara, a Carmagnola”. Impensabile, tuttavia, da esponente del centrodestra, non avviare una critica all’interno della coalizione: “Quando si perde bisogna saperla fare, ma anche avere la consapevolezza che Torino è sempre una partita a parte”.
Cirio: “Lavorerò con Lo Russo”
Sull’elezione di Lo Russo, il Governatore afferma di aver già sentito il neo sindaco di Torino e di avergli fatto i complimenti, auspicando di poter presto lavorare insieme: “Io parlo con il sindaco di Torino, chiunque esso sia: ieri gli ho telefonato per fargli i complimenti. L’interesse di lavorare insieme e bene, viene prima. I rapporti con Chiara Appendino lo testimoniano, prevale sempre il ruolo istituzionale sulle etichette politiche”.
“Incontrerò Lo Russo a breve, il tempo di fargli insediare la Giunta: abbiamo tante cose da fare insieme, non abbiamo tempo da perdere” conclude Cirio.
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