Il Comune di Sanremo, attraverso il Segretario Generale Stefania Caviglia, ha revocato questa mattina l'aggiudicazione dell'affidamento di ‘Casa Serena’ alla ‘My home Srl’. La conferma è stata data dal Sindaco, Alberto Biancheri, facendo seguito alla comunicazione inviata il 3 settembre scorso, alla successiva diffida, nonchè alla diffida e all’avvio del procedimento di revoca del 21.
La revoca è stata decisa anche a tutela del pubblico interesse, visti i rilevanti inadempimenti e violazioni delle prescrizioni di Asl e Alisa per l'esercizio di un'azienda che eroga servizi socio sanitari. Il Comune, nella revoca, ha intimato alla ‘My Home Srl’ di lasciare l'immobile dalle 24 di mercoledì prossimo.
“Le numerose inadempienze – scrive il Comune - già oggetto di precedenti diffide degli organi competenti, dettagliatamente contenute nel documento di revoca dell'aggiudicazione, sono state attentamente riesaminate anche ieri nell'ennesimo vertice a Palazzo Bellevue, alla presenza del sindaco Alberto Biancheri, della Giunta, del Segretario generale Stefania Caviglia, insieme all'avvocatura comunale e ai consulenti legali dell'ente”.
Il sindaco, che questa mattina ha riunito in Comune la maggioranza, i capigruppo e i sindacati per comunicare loro il provvedimento, spiega: "Al di là delle motivazioni contenute nel provvedimento, che afferiscono ad inadempienze anche molto rilevanti, è venuto completamente a mancare il rapporto fiduciario nei confronti di un aggiudicatario che ha sempre disatteso ogni impegno assunto, anche a fronte dei rilevanti sforzi compiuti dall'ente per facilitare le necessarie soluzioni. La revoca dell'aggiudicazione di oggi è il primo passaggio per avviare un percorso volto a ristabilire sicurezza ed efficienza gestionale, così come necessitano gli ospiti della struttura".
Dopo l’invio della revoca e la comunicazione ai capigruppo e ai Sindacati, Sindaco e Giunta hanno incontrato i media, spiegando le motivazioni della decisione. Questa si basa, quasi esclusivamente sul fatto che la ‘My home’ non ha rispettato l’accordo firmato con il comune, un fatto che tra l’altro è esploso durante l’incontro tenuto in Prefettura di fronte alle parti. Un altro motivo risiede sulla mancanza di fiducia nei confronti della ‘My home’ e sul fatto che non c’è più un interesse pubblico sulla cessione. La decisione è stata presa nella tarda serata di ieri e, ovviamente, rimette tutto in discussione soprattutto sulle scelte (due al momento sul tavolo) che dovrà fare il Comune dopo mercoledì.
Un primo piano riguarda l’affidamento della struttura per un paio di settimane ad associazioni e cooperative che possano fare da cuscinetto e consentire al Comune di provvedere all’affidamento di una gestione della Rsa. Quindi nessuna cessione in futuro per ‘Casa Serena’ e, di fatto, si configura un ammanco nei prossimi 10 anni di altrettanti milioni di euro che sarebbero entrati nelle casse comunali.
Nel corso dell’incontro con i media abbiamo chiesto se, quando è arrivata l’offerta per l’acquisto di ‘Casa Serena’, il Comune ha effettuato dei controlli sulla società. La risposta è arrivata dal Segretario Comunale, che ha confermato come i controlli sulla ‘My Home’ fossero risultati buoni, in qualità di aggiudicataria della Rsa con la formula del ‘rent to buy’. La società è la vera e propria interlocutrice del Comune mentre la ‘Euroassistance’ e quella che gestisce (prestatrice di servizi) la casa di riposo, ma che di fatto ha lo stesso rappresentante legale.
Secca la risposta dell’Amministrazione sui presunti ‘buchi’ evidenziati dalla ‘My home’: “Avevamo evidenziato all’azienda le problematiche economiche che c’erano, come ad esempio i 700mila euro che ogni anno il Comune immetteva nelle casse di ‘Casa Serena’
In un accordo firmato l’8 settembre, il legale rappresentante della ‘My Home’ si era impegnato ad assumere tutto il personale delle imprese che prestavano servizio a ‘Casa Serena’, accedendo per il momento ore in esubero e dopo il confronto con i sindacati, al Fis. Utilizzando tutti gli ammortizzatori sociali anche in futuro.
Cosa accadrà mercoledì prossimo a mezzanotte, quando la ‘My Home’ dovrà abbandonare la Rsa. Sono due i piani del Comune: il primo l’affidamento diretto per 15 giorni e assicurare i servizi e, il secondo, una manifestazione di interesse per dare la struttura per uno o due anni.
Nel corso dell’incontro con i sindacati, il primo cittadino ha comunque confermato che, con la gestione comunale di ‘Casa Serena’, servirà comunque una riduzione del personale rispetto a quella precedente. Ovviamente con un accordo con le organizzazioni di categoria, che era anche alla base delle consultazioni della ‘My Home’. Servirà ovviamente la certezza dei servizi all’interno della Rsa e andare a lavorare sugli esuberi, ma con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che sono previsti dalla Legge.
I sindacati, al termine dell’incontro con Biancheri e la Giunta, si sono tutti dichiarati soddisfatti della decisione: “Apprezziamo quanto fatto dal Comune e auspichiamo che questa storia finisca veramente mercoledì con l’uscita della ‘My home’, con la riassunzione dei lavoratori e la sicurezza degli ospiti”.
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