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Politica | 29 settembre 2021, 16:44

Il ministro Di Maio a Savona per sostenere il candidato Meles: "I cittadini scelgano bene chi dovrà gestire i fondi del Pnrr" (FOTO e VIDEO)

Non mancano le stoccate alla Lega su sovranismo e referendum: "Limitare gli spazi di democrazia diretta non è il modo per riavvicinare i cittadini alla politica"

Il ministro Di Maio a Savona per sostenere il candidato Meles: "I cittadini scelgano bene chi dovrà gestire i fondi del Pnrr" (FOTO e VIDEO)

Scegliere bene i sindaci di oggi per decidere il futuro non solo delle città che amministreranno direttamente, ma anche quello di un intero Paese, perché saranno loro a dover gestire in buona parte i 230 miliardi del Pnrr.

Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, quest'oggi a Savona, ha sostenuto la candidatura a sindaco del capoluogo di provincia del 29enne consigliere comunale uscente del Movimento 5 Stelle Manuel Meles.

"Crediamo che mai come in questo momento abbiamo bisogno di persone competenti e oneste - ha detto il ministro - Rispetto a un tempo abbiamo il 'problema' di avere a disposizione molte risorse, tra cui un +6% derivante dalla crescita che abbiamo deciso in Consiglio dei Ministri di investire applicando politiche espansive. Tutto questo passerà per le mani dei sindaci, quindi chiediamo ai cittadini di scegliere bene".

Quello che si aspetta il ministro dalle elezioni, non solo quelle savonesi è quindi una scelta, da parte dei cittadini che si un "grande incoraggiamento verso un'idea di Paese aperto, europeista, responsabile, che porta avanti temi come la campagna vaccinazione e il Pnrr in serietà, non che premino coloro che inseguono gli slogan o che vivono di sentiment online" ha affermato Di Maio.

E dopo una stoccata rivolta in particolare alla destra, non poteva mancare poi la domanda sul tanto pronosticato ballottaggio e una possibile alleanza col centrosinistra: "Vediamo chi ci andrà, tutte le decisioni che dovremo prendere le prenderemo quando avremo i risultati e lo faremo se ci saranno le condizioni".

Si conferma così la svolta sempre più verso l'Europa del Movimento, anche quando il ministro affronta temi a lui molto vicini sul piano nazionale come il voto in Germania, dove "hanno stravinto le forze politiche europeiste" e "il sovranismo è stato messo chiaramente ai margini", con un certo orgoglio toccando poi la questione della crisi afgana, dove l'Italia è stato "il primo Paese in Unione Europea per il numero di persone evacuate", ricorda il ministro.

"I sindaci, trasversalmente, mi hanno chiamato chiedendomi di poter ospitare alcuni profughi: è stata una grandissima, unica occasione di dimostrare la nostra unità nazionale. Di fronte alla tragedia afgana siamo stati all'altezza. Chi è qui si sta già integrato, a partire dai bambini che stanno imparando la lingua" ha poi rassicurato il titolare della Farnesina.

Passando dalla sfera internazionale a quella nazionale, non è poi mancata un ultimo appunto alla Lega, la quale non ha votato per la proroga dei termini del referendum sulla cannabis legale: "Mi rammarica e sono dispiaciuto che qualcuno scelga di limitare gli spazi di democrazia diretta o partecipata. Non penso sia la buona strada per riavvicinare i cittadini alle istituzioni" ha concluso Di Maio.

 

 

Luciano Parodi - Mattia Pastorino

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