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Sport | 12 settembre 2021, 22:22

Il digiuno biancorosso si è fermato: contro Cremona Varese trova il primo sorriso

Un attacco corale (5 in doppia cifra) e balisticamente in giornata (53% da fuori) permette alla Openjobmetis di cogliere il primo successo della stagione: la Vanoli si arrende 86-78. Passi in avanti offensivi, difesa ancora da sistemare

Il digiuno biancorosso si è fermato: contro Cremona Varese trova il primo sorriso

La Openjobmetis Varese trova la prima vittoria stagionale in una partita ufficiale battendo la Vanoli Cremona a Masnago 86-78. Troppo poco per andare avanti nella Supercoppa 2021 (lo farà Sassari), abbastanza per sorridere un po' dopo due partite di digiuno. Cinque in doppia cifra per i padroni di casa in un attacco che gira e tira (51% da 2 e 53% 3) bene: Jones 19, Wilson (bentrovato) 15, Egbunu 12, Beane 11 e un Ferrero in gran spolvero 10. 9 punti e 8 assist il bottino di Gentile. Da rivedere ancora la difesa e l'assetto a rimbalzo. Cremona, va notato, giocava ancora senza due stranieri titolari (Harris e Mcneace), Varese senza Kell.

4° quarto

Ultimo quarto: Egbunu, ancora lui, ne lucra 2 più fallo antisportivo di Tinkle, poi Ferrero tripleggia. Eppure gli ospiti rimangono lì con Poeta: 69-65 al 32’. Giancarlo da Bra e Poeta da Battipaglia si rispondono dai 6.75, il capitano poi arriva addirittura a 10 punti (in 8 minuti) e tiene ancora con un po’ di margine i suoi (74-68 al 35’). Anche Beane trova gloria da fuori, così come Jones: 82-73 al 36’. È la fuga giusta, quella della prima vittoria: Sorokas, da lottatore, rifila un paio di stoccate di spada e la chiude, insieme a Jones. Finisce 86-78.

3° quarto

Varese è un po’ come Penelope: ciò che fa bene davanti, lo disfa dietro. I protagonisti del gran ballo offensivo sono Beane e Wilson (triple a volontà) e Jones, che segna in tanti modi pregevoli e diversi; i protagonisti dei “buchi”, invece, sono un po’ tutti. E allora i padroni di casa provano ad allontanarsi, ma ci riescono solo quando Gentile ne mette 4 in fila e Wilson tripleggia ancora, scrivendo il 62-53 (26’). È un abbaglio: Spagnolo e Gallo dalla distanza spiegano che Cremona è tutt’altro che morta (62-59 al 29’). Egbunu schiaccia ancora: è 64-59 al 30’.

2° quarto

A proposito di difesa: anche Cremona vuole distinguersi. La nuova lena ospite mette in difficoltà Varese, che lascia campo aperto dopo alcune palle perse (26-27, tripla di Gallo). È un attimo, in realtà: Sorokas viene ben trovato da De Nik, poi arrivano anche i primi quattro punti di Gentile (32-29 al 15’). Jones è setoso dall’angolo, ma altre perse permettono di nuovo a Cremona di correre (35-33 al 16’). Ancora De Nicolao protagonista (un altro giocatore rispetto alla gara con Sassari) e ancora Wilson balisticamente a segno: la Openjobmetis potrebbe consolidare il vantaggio, ma due voli difensivi di Egbunu a cancellare gli avversari vengono vanificati dagli arbitri (fischiate stoppate irregolari, 41-40 al 19’). Il finale è però tutto da vedere e fa sorridere: Ferrero va in slalom come quando era ragazzino, Egbunu è ancora sopra il ferro. La nota negativa è il canestro senza opposizione di Tinkle. Totale-generale: 45-42.

1° quarto

Varese in campo con Gentile, Wilson, De Nicolao (la novità), Jones ed Egbunu, Cremona ancora senza Harris e McNeace. Si cerca la profondità di Egbunu, ma anche la velocità con i lanci a tutto campo di un Gentile che nei primi 5’ non prende un tiro. Il nigeriano si fa trovare, Jones è bello in palleggio: il 7-2 del 3', però, non è un tentativo di fuga perché la Vanoli con Tinkle trova diversi canestri dalla spazzatura dei rimbalzi d’attacco e delle sbavature biancorosse (11-10 al 5’). Si vede Wilson (5 punti in pochi minuti), ma anche tanti tanti errori dei padroni di casa (i passaggi molli di Gentile, cambiato da Ferrero e le errate posizioni difensive di tutta la squadra): sul 14-17 del 7’ Vertemati chiama timeout. Che fa bene ai suoi: Egbunu con rimbalzo e schiacciata, Beane tripla dopo un’ottima circolazione corale e Wilson da sotto su imbeccata del centrone in un bel alto basso scrivono il 21-17, che diventa 24-19 al 20’ con - finalmente - una difesa come si vede mostrata al Lino Oldrini.

Redazione

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