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Sport | 17 dicembre 2025, 07:44

Si può fare il nuovo stadio a Varese? Sì, senza alcun dubbio. Basta un progetto che guardi anche al palazzetto e unisca potenzialità calcistiche oggi divise

Un futuro per il Franco Ossola esiste se esisteranno autentiche disponibilità e soggetti pronti a crederci davvero e a fare squadra. Ogni tentativo di confondere le acque ispirato da polemiche politiche o da posizione partigiane, così come ogni scusa accampata qua e là per nascondere difficoltà sportive, s'infrange sulle istruzioni per l’uso del Documento di Piano del PGT, il “Vangelo” urbanistico della Città Giardino prossima ventura: basta leggerle

Si può fare il nuovo stadio a Varese? Sì, senza alcun dubbio. Basta un progetto che guardi anche al palazzetto e unisca potenzialità calcistiche oggi divise

Ci sarà la possibilità di avere un nuovo stadio nel futuro della città di Varese?

La risposta - che spazza via ogni tentativo di confondere le acque ispirato da polemiche politiche o da posizione partigiane, così come ogni scusa accampata qua e là per nascondere difficoltà sportive - è sì. Un senza ombre.

E le istruzioni per l’uso si trovano a pagina 209 del Documento di Piano del PGT, il “Vangelo” urbanistico della Città Giardino prossima ventura. Basta leggere: gli atti sono pubblicati da alcune settimane sul sito di Palazzo Estense.

Come ha ribadito lo stesso sindaco Davide Galimberti durante la serata di celebrazione dei 90 anni del Franco Ossola, ciò che emerge dal Piano di Governo del Territorio è piuttosto chiaro: il tempo a venire della città passa anche da un nuovo impianto calcistico, a condizione che la sua realizzazione non si presenti come un intervento isolato, avulso dal contorno, ma sia ben calato dentro una visione complessiva e unitaria del comparto di Masnago.

Il cui domani è nello sport come lo è stato il suo passato e come lo è il suo presente. L’area infatti viene pensata come uno spazio sportivo integrato che dovrà comprendere non solo il nuovo stadio, ma anche il palazzetto, altri impianti sportivi minori (Pallacanestro Varese ha per esempio in previsione la costruzione di un campo coperto appena sopra il Lino Oldrini, da utilizzare per gli allenamenti delle giovanili…) ed edificazioni private purché compatibili con il contesto e coerenti con gli obiettivi pubblici.

Da qui l’obbligo per ogni preponente (dell’ultimo, Aurora Stadium, non si hanno più tracce da tempo…) di presentare un progetto unitario che innanzitutto non prescinda da una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) - tesa a misurare gli impatti ambientali, la sostenibilità e gli effetti sulla mobilità di qualsivoglia intenzione urbanistica - e poi che non manchi di prevedere una riduzione del consumo di suolo, percorsi verdi, piantumazioni e altre integrazioni ambientali.

Il progetto, inoltre, dovrà essere coerente con le dimensioni di una città media quale è Varese e dovrà tenere conto del fatto che la stessa Varese (intesa anche come circondario) è animata da più realtà calcistiche con grandi potenzialità: solo quando si metteranno assieme e collaboreranno, trovando un collante davanti all’obiettivo di riportare il grande calcio in un palcoscenico rispettoso della storia e adeguato al futuro che merita Varese, troverà davvero concretezza e aderenza alla realtà l'idea condivisa di un nuovo stadio capace di unire passione, ambizione e risorse autentiche dall'alto, ma anche l'appoggio dell'opinione pubblica e dell'intera città. «I numeri per far bene ci sono - ha detto pubblicamente lo stesso primo cittadino - ma solo stando uniti».

Ecco il testo del Documento di Piano a pag 209:

Descrizione dell'ambito
L'ambito di intervento strategico della Città Pubblica "Masnago - Sport" comprende le strutture sportive dello stadio Franco Ossola, del Palazzetto dello Sport e le aree limitrofe pertinenziali occupate principalmente da aree a parcheggio, viabilità stradale, verde di arredo e ulteriori aree sportive in stato di sottoutilizzo e criticità manutentive.

Indirizzi e obiettivi strategici
La rigenerazione dell'ambito dovrà potenziare la vocazione sportiva del quartiere, prevedendo un marcato miglioramento della qualità dello spazio pubblico e della capacità di mitigare gli effetti dei fenomeni estremi dovuti al cambiamento climatico.

Lo stato di conservazione dell'immobile dello stadio Franco Ossola suggerisce l'attivazione di un processo rigenerativo mirato alla realizzazione di un nuovo polo urbano che mantenga la grande funzione pubblica, incrementando la diversificazione e la quantità di servizi di quartiere e urbani e garantendo la funzione sportiva prevalente sulle altre. La trasformazione dovrà imprescindibilmente comportare il riassetto delle aree pubbliche circostanti le strutture sportive secondo quanto definito dai seguenti obiettivi.

Obiettivi:

  • rispettare gli obiettivi definiti dal paesaggio 15. Paesaggi del sistema insediativo Varese nord;
  • seguire le indicazioni strategiche definite dall'ambito di rigenerazione AR 5 - Masnago, Avigno;
  • adempiere agli obiettivi strategici e le azioni progettuali definite dall'Ambito strategico della Rete Verde S1 Ambito Manin;
  • prevedere un netto incremento delle superfici verdi e della dotazione arboree all'interno
  • dell'ambito al fine di consolidare il sistema della Rete Verde urbana;
  • ripensare il sistema della sosta ai fine di garantire un'adeguata dotazione di parcheggi e accessibilità alle funzioni presenti e future;
  • privilegiare la dotazione e la continuità degli spazi superficiali dedicati alla pedonalità e
  • alla mobilità lenta;
  • si dovrà verificare la sostenibilità dei volumi di traffico generati dall'intervento.

Indirizzi attuativi

La rigenerazione dell'ambito è subordinata all'approvazione da parte del Consiglio Comunale di un masterplan: esso dovrà dettagliare il perimetro della trasformazione, i contenuti progettuali, le funzioni previste e la chiara sub-partizione delle aree di proprietà pubblica e privata.

Il masterplan dell'ambito potrà prevedere funzioni complementari e di supporto alle funzioni sportive.

Ai fini della sostenibilità economica dell'intervento, il masterplan, oltre a quanto previsto, potrà prevedere la possibilità di insediare ulteriori funzioni private per una quota di SL non superiore agli 8.000 mg.

A.C. - F.G.

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