Le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 saranno un’opportunità incredibile anche per il nostro territorio, che ha un’importante tradizione degli sport del ghiaccio, ma anche un impianto, quello di via Albani, che per quella data sarà completamente riqualificato. Lo sarà ancora di più se Varese riuscirà a garantire alle squadre impegnate nelle Olimpiadi, strutture idonee per allenarsi. Una pista ghiaccio non sarebbe sufficiente per dare continuità alle attività delle associazioni, che già si contendono quella del Palaghiaccio, e ospitarne anche di nuove.
Da qui il progetto del candidato sindaco del centrodestra Matteo Bianchi, di utilizzare cioè i fondi regionali destinati alle Olimpiadi per realizzare una seconda pista del ghiaccio, adiacente al Palalbani ma nel terreno de Le Bettole, l’impianto del tennis confinante. Una struttura in sofferenza per cui l’amministrazione aveva tentato la riqualificato con un bando di project financing, andato deserto.
«Conosco bene Le bettole perché ho iniziato a pattinare qui accanto nell’86. E’ evidente che l’amministrazione ha sbagliato, in quel bando, la proporzione tra il coinvolgimento del pubblico e del privato: uno scarico di investimento per una struttura che ha rilevanza sociale - spiega Bianchi - La nostra proposta è invece un’altra: cogliere le opportunità delle Olimpiadi per legare Le Bettole e il palaghiaccio e candidarli insieme a ricevere i finanziamenti che regione distribuirà proprio per la riqualificazione degli impianti. Il progetto prevede che a unirli sia la costruzione di una seconda pista del ghiaccio al confine tra le due strutture».
La pista farebbe da trait d’union tra gli impianti e strategici sarebbero anche gli spogliatoi de Le Bettole che servirebbero per la pista e necessitano di essere ristrutturati. «Un secondo impianto del ghiaccio serve alla città e attrarrebbe anche le squadre olimpiche. Con questa opportunità si riqualificherebbe tutto il comparto anche del tennis, utile anche per la preparazione degli atleti».
Si prenderebbero due piccioni con una fava insomma e finalmente Le Bettole avrebbe un futuro. Ora come ora infatti, il gestore che da 25 anni si occupava dell’impianto non vede grandi prospettive. «Sono cinque anni che il mio contratto viene rinnovato di anno in anno – spiega Emanuele Galli Anatrini - Con queste prospettive qualsiasi investimento per risistemare la struttura sarebbe folle, eppure lo merita: non restano molti campi da tennis a Varese. Il bando proposto dall’amministrazione era insostenibile per qualsiasi privato perché prevedeva la totale ristrutturazione dei campi, del bar e degli spogliatoi a carico del gestore, in più bisognava corrispondere un canone e pagare le utenze. Altrove almeno il canone di gestione sarebbe stato quanto meno azzerato in virtù dei lavori di riqualificazione».
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