Il Nazionale

Cronaca | 23 agosto 2021, 10:18

Profughi afgani a Sanremo: il sindaco Biancheri in visita al soggiorno militare “La città sta dimostrando di avere un grande cuore” (Video)

Questa mattina il sopralluogo da parte delle autorità e dei vertici locali e regionali di Croce Rossa

Profughi afgani a Sanremo: il sindaco Biancheri in visita al soggiorno militare “La città sta dimostrando di avere un grande cuore” (Video)

Prima visita ufficiale questa mattina al soggiorno militare per il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, accompagnato dal vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali, Costanza Pireri.

Insieme a una delegazione di Croce Rossa Liguria e Croce Rossa Sanremo, le autorità locali hanno preso visione della sistemazione al soggiorno militare che ospiterà per i dieci giorni di quarantena le 30 famiglie afgane in fuga dal terrore talebano. Ci sono uomini, donne e tanti bambini uno dei quali nato proprio durante il viaggio in aereo verso Roma: ha solo tre giorni. In totale i minori sono 84, 40 dei quali sotto i dieci anni.
Tutti i tamponi effettuati hanno dato esito negativo e, per sicurezza, ne verrà effettuato un secondo mercoledì.

Grazie a tutte le persone che ci hanno contattati per donare - ha dichiarato il sindaco Biancheri evidentemente emozionato - in questo momento chiediamo di contattare la Croce Rossa. Sanremo sta dimostrando di avere un cuore enorme”.
Si percepisce un grande lavoro dell'Esercito e della Croce Rossa che questa mattina hanno accolto queste persone con un'ottima organizzazione - ha aggiunto il sindaco - si tratta di molti minori tra i quali anche un bimbo di tre giorni, sono circa 30 nuclei famigliari, persone che sono fuggite e che sono state accolte qui a Sanremo. I tamponi sono tutti negativi, ogni giorno saranno controllati e avranno i pasti serviti. Grazie a tutti coloro che si sono offerti di donare, è un momento importante per dare una nuova possibilità a queste persone”.

Il Comune di Sanremo è sempre a disposizione come lo siamo stati appena abbiamo saputo della scelta del Ministero della base logistica di Sanremo - ha aggiunto l'assessore Pireri - la base è stata organizzata bene, l'accoglienza è stata ottima”.

Alle 6 abbiamo iniziato le operazioni, i profughi ora sono a riposare nelle loro camere e aspettiamo di vederli per pranzo - ha spiegato Luce Bracco, vice presidente Croce Rossa Liguria - sono 206 con 85 minori e 40 sotto i dieci anni, con un bimbo piccolo di tre giorni. Sono nuclei famigliari e quindi non ci sono minori non accompagnati. Sono quasi tutti collaboratori della nostra ambasciata o degli altri servizi occidentali che sono dovuti scappare. Le condizioni di salute sono buone, hanno già fatto tutti un tampone e sono tutti negativi. I bimbi hanno ricevuto giocattoli per farli tornare lentamente alla normalità e nei prossimi giorni verificheremo le necessità di ciascuno, alcuni sono partiti senza bagagli”.

Abbiamo provato sensazioni molto forti, è stato forte già dover predisporre l'accoglienza, oggi l'arrivo è stato molto coinvolgente anche per la presenza di molti minori, alcuni molto piccoli - ha concluso Ettore Guazzoni, presidente della Croce Rossa Sanremo - le emozioni forti arrivano dallo sguardo di queste persone, i bimbi da una parte provavano una sorte di gioia per essere arrivati a destinazione, dall'altra ho visto bimbi con occhi spenti e impauriti. Abbiamo dato loro tutto il supporto psicologico e fattivo e sono certo che il nostro comitato hanno fatto un lavoro egregio. Un aneddoto della mattina? Ci siamo occupati della distribuzione di giocattoli ed è stato bello il momento in cui hanno percepito la presenza di giochi, è stato bello vedere un bimbo che ha preso tre palloni ma era talmente piccolo che nemmeno riusciva a tenerli in mano. Sono momenti toccanti, noi siamo Croce Rossa e siamo un mondo talmente vasto e bello che riesce a supportare anche questo tipo di eventi, la Croce Rossa è questo”.

Principalmente si tratta di famiglie di diplomatici e, in alcuni casi, comunicare in italiano non è un problema. Molti altri parlano in inglese, ma la comunicazione è garantita anche alla presenza di un mediatore culturale della Croce Rossa di origini afgane.

L'interrogativo, ora, riguarda il destino delle famiglie una volta conclusa la quarantena. Si stanno attivando proprio in questi giorni tutte le procedure per avviare il sistema di protezione con il Ministero dell'Interno e, molto probabilmente, alla loro uscita dal soggiorno militare di Sanremo, i profughi saranno smistati a seconda delle disposizioni in arrivo da Roma.

Carlo Alessi - Pietro Zampedroni

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