Personale tecnico della Città di Torino ha provveduto questa mattina a recuperare, trasferire in un deposito comunale e a mettere in sicurezza il monumento realizzato per ricordare i caduti di Nassiriya nell'attentato del 12 novembre 2003 in Iraq, divelto e danneggiato la notte scorsa ad opera di ignoti.
Nei prossimi giorni i tecnici comunali verificheranno l'entità dei danni subiti dall'opera per valutare e poi realizzare gli interventi necessari al suo ripristino. L'opera di Osvaldo Moi, scultore e maresciallo capo dell’Esercito Italiano, è stata sradicata e gettata per terra. Una ferita aperta per la città, che la ospita dal 2006, un fatto ancora più disdicevole in questi giorni in cui l'Afghanistan e il Medio Oriente sono tornati di attualità per i fatti di Kabul, che fanno temere una nuova escalation del fondamentalismo e del terrore.
La vandalizzazione del monumento ha unito nella rabbia tutte le forze politiche. Dopo le parole della sindaca di Torino, Chiara Appendino, che ha voluto rivolgere un pensiero ai parenti delle vittime, sono giunte quelle dei due principali competitor nella corsa alla sua successione. "Queste ferite alla memoria sono inferte a tutti i noi, a chi crede nel nostro Paese e al suo ruolo nel mondo. Un grande dolore", è stato il commento del candidato sindaco del centrosinistra Stefano Lo Russo.
"Colpire un simbolo come il monumento ai caduti di Nassiriya proprio in questi giorni di dramma afgano è un affronto a Torino, all’Italia e alla nostra memoria. Quel sacrificio in Iraq dei nostri carabinieri e dei nostri soldati merita un restauro a tempo di record per dare a chi ha compiuto questo folle gesto il segnale che Torino reagisce senza paura", ha scritto sulla sua pagina Facebook il candidato sindaco del centrodestra Paolo Damilano.
Mentre le forze dell'ordine sono al lavoro per risalire agli autori del gesto, parole molto dure sull'accaduto sono state espresse anche da altri esponenti politici. "Esprimo sdegno e condanna per questo vile gesto – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia - un atto ripugnante e vergognoso. La strage di Nassiriya è una ferita ancora aperta in cui morirono 19 italiani e molti rimasero feriti. Un tributo di sangue che il nostro Paese ha pagato per la pace, la libertà e sicurezza dei popoli. Mi auguro che gli inquirenti individuino i responsabili e che il monumento venga al più presto ripristinato".
"Bene ripristinare immediatamente il monumento ai caduti di Nassyria a Torino. Torino sia unita nel cancellare questa vergogna con cui si è tentato ancora una volta di macchiare la nostra città. Per la memoria, il rispetto e l’onore che dobbiamo ai nostri caduti e per la vicinanza alle loro famiglie ci auguriamo che vengano individuati al più presto i delinquenti di questo atto disgustoso", ha detto la parlamentare torinese di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli.
E Paola Ambrogio, candidata per FdI alle prossime elezioni comunali, ha chiesto al Comune di ripristinare al più presto il monumento "e di garantirne, finalmente, adeguata illuminazione e videosorveglianza. In difesa dell’opera di Osvaldo Moi ma anche, e soprattutto, dei valori che essa rappresenta”.
"È uno schiaffo ai nostri soldati che si sono sacrificati per difendere libertà e democrazia. Si faccia il possibile per ripristinarlo e per individuare responsabilità. Difendiamo i nostri simboli da chi usa metodi talebani", ha dichiarato la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Aver divelto il monumento ai caduti di Nassiriya non è un semplice atto di vandalismo ma un atto contro il Paese e le Istituzioni. Il mio pensiero va ai familiari delle vittime di quell'atroce attentato che pretendono il dovere della memoria e del rispetto", ha scritto in un tweet Giorgio Mulè, Sottosegretario alla Difesa.
"È un'offesa ai nostri soldati che sono caduti per difendere la democrazia e la libertà. Si deve fare tutto il possibile per ripristinare il monumento e per individuare i responsabili", ha detto Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia. "La Città ora non si limiti alla condanna a parole, salvo poi non intervenire con i fatti. Questo sarà il terzo restauro per atti vandalici, già dopo la prima volta si erano promesse una adeguata illuminazione e un sistema di telecamere. Purtroppo mai arrivate. Sarà finalmente la volta buona?", ha scritto su Facebook la deputata torinese Claudia Porchietto, vicepresidente dei deputati di Forza Italia.
"Se questi talebani di casa nostra pensano che in questo modo verrà meno il ricordo, il rispetto e la riconoscenza ai 19 caduti, si sbagliano. Avverrà l'opposto. E loro si vergognino per questo gesto", ha scritto su twitter il deputato del Pd Enrico Borghi. E il suo collega di partito Davide Gariglio è stato altrettanto severo: "Non è soltanto un'azione vandalica ma un gesto vergognoso contro i valori della democrazia e della libertà. Mi auguro che i responsabili vengano trovati e puniti prima possibile".
"Disgusto, sconcerto e tristezza per l'atto di vandalismo, una nuova ferita inferta ai nostri caduti e alle loro famiglie. Mi auguro che l'opera di Osvaldo Moi, attualmente ritirata per la valutazione dei danni in vista degli interventi di ripristino, sia al più presto restituita ai torinesi e che i responsabili di un gesto vigliacco che ci colpisce tutti siano presto identificati", è l'auspicio espresso dal capogruppo dei Moderati in Consiglio comunale Silvio Magliano.
"Un grave gesto contro chi ha sacrificato la vita per il Paese e contro tutti gli italiani", ha dichiarato il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. "In un momento in cui le Forze Armate stanno facendo un grandissimo sforzo per portare in salvo tanti cittadini afgani a questo gesto scellerato si deve reagire, rafforzando la memoria degli eroi caduti per il Tricolore. Spero che i colpevoli siano individuati e messi di fronte alle loro responsabilità".
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