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Politica | 27 luglio 2021, 17:35

Sanremo: il 'Museo del Festival' sta diventando realtà, venerdì un Odg in Consiglio presentato dal Sindaco

Da anni si parla di una struttura che dovrebbe sorgere in città, dove il Festival è una vera e propria istituzione e dove i turisti sono soliti ritrarsi in ‘selfie’ di fronte all’Ariston e, da qualche anno, di fronte alla statua di Mike Bongiorno.

Sanremo: il 'Museo del Festival' sta diventando realtà, venerdì un Odg in Consiglio presentato dal Sindaco

Il ‘Museo del Festival’ sembra sempre più dietro l’angolo a Sanremo, città che dal 1951 ospita la kermesse canora più famosa in tutta Italia e nel Mondo e che è titolare, tra l’altro, del marchio ‘Festival della Canzone Italiana’, registrato in Italia e all’estero.

Da anni si parla di una struttura che dovrebbe sorgere in città, dove il Festival è una vera e propria istituzione e dove i turisti sono soliti ritrarsi in ‘selfie’ di fronte all’Ariston e, da qualche anno, di fronte alla statua di Mike Bongiorno.

Venerdì pomeriggio, nel corso del Consiglio comunale, sarà il Sindaco Alberto Biancheri a presentare un Ordine del Giorno, che verterà proprio sul ‘Museo del Festival’. La società ‘Villaggio Globale International’ e lo studio ‘Calvi Ceschia e Viganò architetti associati’, hanno redatto un progetto per un intervento architettonico-strutturale di Palazzo Borea D’Olmo e un’ipotesi di contenuti che reinventa l’utilizzo degli spazi, mantenendone la fruizione pubblica.

Il progetto, elaborato nel 2019, disegna la costruzione di un ‘Museo della Canzone Italiana’ che, lontano dalla tradizionale concezione museale caratterizzata dalla presenza di cimeli e reperti, apra la città a collaborazioni internazionali di alto livello, operi per destagionalizzare l’offerta turistica e, attraverso la costante introduzione di elementi di novità e attrazione, mantenga alto l’appeal nei confronti del visitatore, anche grazie ad un ampio uso delle più innovative tecnologie multimediali.

Un museo che non dimenticherà il fatto che a Sanremo si svolge, dal 1974, la rassegna della canzone d’autore, meglio conosciuta come ‘Premio Tenco’, considerata una delle manifestazioni musicali e culturali più prestigiose e organizzata dal Club omonimo, fondato a Sanremo nel 1972 su iniziativa di Amilcare Rambaldi proprio per sostenere la canzone d'autore non solo italiana ma anche internazionale.

Il piano nobile di Palazzo Borea D’Olmo è stato per lungo tempo sede del Museo Civico di Sanremo, sino al mese di maggio 2017, e ora potrebbe diventare il ‘Museo del Festival. Secondo quanto riportato nell’Ordine del Giorno che verrà presentato dal Sindaco venerdì, l’idea di fondo che caratterizza il progetto è quella di affermare la principale peculiarità sanremese, il Festival della Canzone Italiana, anche per consentire alla città di far conoscere, non solo nel breve periodo della durata della kermesse, sia in Italia sia all’estero le altre attrattive cittadine, dalla floricoltura alla diportistica, dal paesaggio all’enogastronomia.

Il tutto rientra nel programma culturale dell’attuale Amministrazione Comunale, che coinvolga tutti i soggetti pubblici, privati e del volontariato intellettuale che si esprimono in città, anche aperta a “collaborazioni di assoluta qualità con Istituzioni che fanno della cultura e delle arti un esercizio di fruibilità quotidiana ed un’occasione di conoscenza e crescita”. Una programmazione culturale che è stata definita come “valida base per perseguire l’ambizioso traguardo volto a proporre la candidatura della città di Sanremo quale Capitale Italiana della Cultura” e, in prospettiva, anche quella di Capitale Europea della Cultura per il 2033.

La Giunta, a dicembre scorso, ha approvato il testo di una convenzione con i proprietari del Palazzo, con la ‘Villaggio Globale International’ e con lo studio Calvi Ceschia Viganò e il Comune ha fatto proprio il progetto, riconoscendone l’alto valore per il futuro sviluppo della città.

Mentre il Ministero della Cultura, la Regione Liguria e il Comune di Genova hanno avviato la progettazione nel complesso dell’Abbazia di San Giuliano, della ‘Casa dei Cantautori’, per la cui realizzazione è previsto un finanziamento statale complessivo superiore ai 2,5 milioni di Euro. La progettazione non è stata in alcun modo discussa e valutata con il Comune di Sanremo, titolare, come detto, del marchio ‘Festival della Canzone Italiana’. I due progetti differiscono e si inseriscono entrambi nel più ampio filone della storia della canzone italiana, di cui Sanremo è punto di riferimento indiscutibile in Italia e all’estero, anche per il ‘Tenco’, grazie al quale numerosi sono i dischi e libri pubblicati così come i format ad essa collegati organizzati in tutta Italia.

Il progetto della ‘Casa dei Cantautori’ non è stato oggetto di confronto con l’Amministrazione di Sanremo, mentre la progettazione relativa al Museo della Canzone Italiana è stata illustrata alla Regione Liguria e a quest’ultima è stato proposto di essere partner fondamentale dell’iniziativa. Entrambe le progettazioni non sono giunte allo stato definitivo ed è quindi possibile una modulazione dei progetti che consenta un coordinamento tra le realtà in un’ottica di reciproca integrazione con la finalità di supporto e sostegno, anche nel settore della promozione.

“L’intervento della Regione nella progettazione culturale con riferimento alla musica – è scritto nell’Ordine del Giorno del Sindaco - non può prescindere dal rapporto con la Città di Sanremo né può prescindere dall’influenza che una progettazione culturale legata al Festival di Sanremo e alla Rassegna della Canzone d’Autore potrebbe avere sul comparto turistico dell’intera Regione”.

Il documento intende impegnare Consiglio, Sindaco e Giunta a lavorare sul progetto da trasmettere e illustrare alla Regione Liguria e al Ministero della Cultura. Intende coinvolgere anche la Rai nella discussione complessiva sulla vicenda.

Carlo Alessi

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