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Politica | 15 luglio 2021, 16:05

Cuneo, Boselli guarda agli astenuti delle elezioni 2017: "Offriamo alternativa seria e concreta, per risolvere problemi della città"

Il candidato e la sua lista "Indipendenti" hanno iniziato a spron battuto il percorso verso le elezioni 2022: "Partiti e alcune delle liste civiche dell'amministrazione non vengono più registrati dai cittadini. Maggioranza è senza leadership"

Cuneo, Boselli guarda agli astenuti delle elezioni 2017: "Offriamo alternativa seria e concreta, per risolvere problemi della città"

Oggi i partiti hanno perso il contatto con le persone, sono chiusi in se stessi e nelle loro lotte interne per i posti, lontani e assenti dai quartieri e dalle frazioni. Ed è ovvio che di questo risentano anche le loro rappresentanze istituzionali e, direi, alcune liste civiche che sono state contagiate da queste cattive abitudini. La città non li percepisce più e non li vede più, sono chiusi nel palazzo comunale. È da questa constatazione che nascono la mia candidatura e la lista degli “Indipendenti””.

Non si risparmia – come non ha mai fatto nelle scorse settimane – Giancarlo Boselli, il primo candidato sindaco sostanzialmente ufficializzato per la città di Cuneo, nel commentare la situazione politica del capoluogo.

Che per il proprio gruppo vede, nel cammino elettorale verso la prossima primavera – è stato uno dei primi, in città, a percorrerlo con una serie di sferzanti post sulla propria pagina Facebook - , un ruolo il più possibile in contrasto con questa visione: “Il nostro lavoro e il nostro impegno stanno creando il nostro ruolo futuro – ha aggiunto - . Nel senso che ad ogni incontro nei quartieri e nelle frazioni, che da tempo non vedevano la presenza di forze attive, stiamo creato il nostro radicamento. Soprattutto dove i problemi sono più gravi e gli abitanti e i comitati non sono ascoltati dall’amministrazione”.

In questi primi mesi del 2021, Boselli e gli “Indipendenti” hanno presidiato altipiano e frazioni, puntando l’attenzione  su tematiche tradizionalmente più appannaggio del centro-destra. “Se ci si riferisce alla battaglia contro il degrado di corso Giolitti e le vie adiacenti abbiamo semplicemente messo in evidenza l’incapacità da parte di sindaco e giunta di gestire una situazione che è diventata nel tempo difficile perché ignorata – ha sottolineato Boselli - . Ai migranti occorre dare occupazione, con progetti di lavoro utile, accoglienza e ospitalità. Ma occorre anche dare a tutti sicurezza e combattere con decisione i comportamenti irrispettosi e le infiltrazioni della criminalità organizzata nella zona. Semplicemente, far rispettare le regole. Questo è di destra o sinistra? È semplicemente buon senso e fa parte della cultura di governo delle città più moderne del mondo, molte governate dai progressisti, altre dai conservatori”.

Nei suoi primi cinque anni questa amministrazione ha dato continuità all’azione di Valmaggia, poi piano piano si è persa e ha inanellato una serie di errori gravi come togliere 3.500.000 euro dalle periferie per metterli in un progetto che i quartieri non vogliono, il parcheggio di piazza Europa – aggiunge Boselli, parlando della maggioranza che attualmente compone il “Borgna-bis” - . Si vuole spostare l’ospedale, l’azienda più grossa del comune, fuori città dando un colpo mortale all’economia e al commercio oltre che ai prezzi delle abitazioni dell’altipiano. Si è perso il contatto con la consulta dei quartieri, che si vede come un elemento di fastidio e disturbo, e il ruolo di Cuneo come capoluogo di una zona stupenda fatta di vallate e montagne magnifiche con cui fare sinergia è stato ignorato. La città, infine, è sempre più isolata con strade e linee ferroviarie indecenti”.

Non so se questa maggioranza andrà unita alle elezioni, ma se riuscirà a farlo supererà a fatica il 35% al primo turno – dice Boselli, lanciandosi in una previsione sul prossimo risultato elettorale dell’attuale amministrazione - . Una maggioranza che a meno di un anno dalle elezioni, e forse fino all’Epifania, non dice chi è il suo candidato Sindaco è certamente in difficoltà e senza leadership”.

E parlando di numeri, Boselli ha bene in mente quelli che gli “Indipendenti” puntano a raggiungere. “In vista delle elezioni guardiamo a quel 40%, con punte in certe parti del comune del 50 e 60%, di cittadine e cittadini che alle ultime comunali non avevano votato perché pensavano che fosse già tutto deciso da una maggioranza senza alternative, e per la debolezza dell’opposizione - sottolinea - . Guardiamo alle persone deluse, quindi, sia da una parte che dall’altra. A chi non sopporta che si rimanga legati a vecchie e rigide posizioni ideologiche lontane dai problemi di ogni giorno”.

Il gruppo di Boselli – come già altre forze attualmente esterne all’amministrazione comunale come Radicali Cuneo ed Evoluzione Cuneo, e interne come Cuneo per i Beni Comuni – guardano alla creazione di un’alternativa forte.

Stanno aderendo al nostro progetto persone che hanno votato centro, centrosinistra e centrodestra, e oggi guardano agli “Indipendenti” come una forza capace di agire sui problemi concreti della città, che non si risolvono con ricette di destra o di sinistra ma con il buon senso e la preparazione - prosegue Boselli - . Interlocuzioni ci sono state a titolo personale e amicale con esponenti della maggioranza di centrosinistra che hanno timore, essendo molto divisi, anche solo di farsi vedere con me e mi hanno chiesto di tenere riservati i loro nomi, ma anche con esponenti di centrodestra più liberi e sicuri di sé. Gli uni e gli altri hanno ben capito che noi scenderemo in campo con l’obiettivo del ballottaggio, e che non ci sono subordinate”.

Come detto, la maggioranza ancora fatica a esprimere un nome comune a cui affidarsi per le prossime elezioni. Ma come Boselli, anche altri gruppi – pochi, attualmente – hanno indicato un nome o anche solo un profilo che incontra o incontrerebbe il loro favore. Gli “Indipendenti”, però, non guardano a nessun altro sotto questo aspetto: “Non ci sono nomi validi – conclude il candidato - . Hanno accettato tutti e sempre, in silenzio, le scelte peggiori del sindaco e della maggioranza, anche quando poi facevano sapere a titolo personale che la pensavano diversamente. Non hanno il coraggio di dichiararsi e farsi avanti, come sarebbe normale, aspettano indicazioni dalle segrete stanze in cui si svolgono le trattative per capire se possono permettersi di alzare la mano. Intanto il tempo passa e noi facciamo la nostra campagna elettorale, senza perdere tempo inutilmente. Saranno le cittadine e i cittadini a giudicare”.

simone giraudi

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