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Politica | 09 luglio 2021, 19:01

GigaFactory a Termoli, Torino scrive a Draghi: "Chiarisca il ruolo industriale della città" [VIDEO]

Riunione tra Regione, Comune, Api, Unione Industriale e sindacati del settore: domani verrà inviata una lettera al Governo per chiarire l’impegno politico verso il mondo industriale torinese e piemontese

GigaFactory a Termoli, Torino scrive a Draghi: "Chiarisca il ruolo industriale della città" [VIDEO]

Dopo il colpo del knock-out, l’industria torinese tenta di risollevarsi dalla notizia della decisione di Stellantis di insediare a Termoli la GigaFactory. La prima “mossa”? Una lettera firmata dalla Regione Piemonte, dal Comune di Torino, dall’Unione Industriale, dall’Api e dai sindacati del settore che nella giornata di domani verrà inviata a Mario Draghi e a tutto il Governo.

Al termine dell’incontro è Edi Lazzi, segretario generale Fiom Piemonte a rivelare quanto stabilito con Alberto Cirio e Chiara Appendino: “Usciamo con una decisione di scrivere una lettera al Governo in cui chiediamo un incontro per parlare del sistema Torino e Piemonte inserito in un contesto nazionale: ci dicano quale sarà il futuro dell’auto in Italia”. “Il Governo deve avere un’idea, partendo da un ragionamento su una zona che in questi anni ha pagato il prezzo più alto” prosegue Lazzi. “Su Torino si deve investire: facciamo auto da 120 anni, è convenienza delle imprese venire sul nostro territorio. Ci stiamo battendo perché vogliamo un futuro complessivo industriale, che parta dall’auto”, conclude il sindacalista.

Api Torino: “Ora Stellantis saturi gli impianti già presenti”

“Abbiamo deciso di scrivere al Governo per avere un piano condiviso per dare una risposta di prospettiva al nostro territorio” racconta invece Corrado Alberto. “Ora dobbiamo capire quale politica industriale verrà messa in atto, ci auguriamo che Stellantis possa saturare il più possibile gli impianti già presenti sul nostro territorio”, precisa il presidente di Api Torino, cercando di guardare al futuro una volta sfumata la GigaFactory.

Provenzano: “Piano industriale, serve chiarezza”

Chi chiede chiarezza e impegno da parte dell’azienda è Davide Provenzano, segretario generale Fim-Cisl: “Non si può continuare con un piano industriale che mostra ogni giorno un punto di verso, ma non la visione complessiva. Speriamo in un tavolo permanente con la politica, questo è il nostro auspicio”.
La lettera al presidente Draghi verrà scritta nelle prossime ore e inviata nella giornata di domani. Messa all'angolo, Torino prova a reagire e garantire un futuro al proprio comparto industriale.

Appendino: "Impensabile che la filiera dell’auto non veda Torino protagonista"

"La città e il territorio sono stati traditi, ora bisogna rimboccarsi le maniche e cercare di capire qual è la politica del Governo sull’Automotive e intendo anche la transizione che sta vivendo il mondo dell’auto. L’elettrificazione, la guida autonoma, l’innovazione e la tecnologica cambieranno il mondo dell’auto e Torino non può rimanere fuori da questa transizione. Il Governo deve dare delle risposte", commenta Chiara Appendino, durante la sua consueta diretta Facebook del venerdì. "La GigaFactory a Termoli è una scelta che non condivido, ma cerchiamo di lavorare perché il nostro territorio possa cogliere le occasioni che derivano dalla transizione che sta vivendo il mondo dell'auto. Qui competenze e professionalità ed ecosistema ci sono: è impensabile che la filiera dell’auto non veda Torino protagonista", conclude la prima cittadina.

 

Andrea Parisotto

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