Le ipotesi in ballo per le elezioni comunali di autunno, che nel Cuneese interessano poco meno di una trentina di Comuni, sono il 3 o il 10 ottobre.
Ma il decreto del Ministero dell’Interno, che era atteso per il 1° luglio, ancora non è stato pubblicato.
Dovrebbe comunque trattarsi di giorni, dal momento che i comizi elettorali dovrebbero aprirsi all’indomani di Ferragosto e le liste (se l’ipotesi ottobre verrà confermata) essere presentate entro la fine di agosto.
Il tempo, dunque, stringe.
Il ritardo – così dicono talune fonti – pare sia legato al timore di una possibile riacutizzazione della pandemia in autunno.
Ma proprio questo aspetto dovrebbe indurre il Viminale ad accelerare i tempi.
Non è ancora chiaro se la consultazione si svolgerà – come le ultime - di nuovo in due giornate, domenica e lunedì, allo scopo di evitare assembramenti ai seggi.
Problema questo che non riguarda tanto i piccoli centri quanto le grandi città.
Ricordiamo che sono 148 i Comuni piemontesi chiamati alle urne, tra cui due capoluoghi di provincia, Torino e Novara.
Nel Cuneese quattro i centri più rilevanti, per numero di abitanti e per posizione geografica: Dronero, Cavallermaggiore, Caramagna Piemonte e Sampeyre.
Questi gli altri Comuni della Granda interessati alla tornata elettorale: Barbaresco, Casalgrasso, Casteldelfino, Crissolo, Entracque, Frassino, Grinzane Cavour, Lequio Tanaro, Martiniana Po, Melle, Monesiglio, Montaldo Roero, Nucetto, Oncino, Pezzolo Valle Uzzone, Pontechianale, Prazzo, Prunetto, Roccaforte Mondovì, Roddi, Valdieri e Vinadio.
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