Dopo il 2020, "annus horribilis" per il turismo torinese e nazionale, il 2021 rischia di andare peggio. A tracciare il quadro negativo è il presidente di Federalberghi Torino Fabio Borio in occasione dell'Assemblea Annuale, durante la quale ha incontrato i candidati sindaco. All'appello hanno risposto Angelo d'Orsi della sinistra radicale, Ugo Mattei di Futura, Stefano Lo Russo del centrosinistra, Giovanna Giordano di Azione-Italia Viva e Roberto Salerno Movimento Ambientalista Torino.
Nel 2020 persi 280 milioni
Nel 2020 il comparto ricettivo del capoluogo ha perso, a causa della pandemia, il 70% del fatturato (-280 milioni) e ha dovuto rinunciare a 2.4 milioni di presenze. "Il tasso di occupazione delle camere - ha spiegato Borio - è crollato del 60% rispetto al 2019".
Nel 2021 già persi 250 mila presenze rispetto al 2020
Ed i primi dati del 2021 rivelano che l'andamento è peggiore rispetto allo scorso anno: da gennaio a maggio l'occupazione delle camere è stato più basso rispetto allo stesso periodo del 2020. "Abbiamo perso - ha spiegato il Presidente di Federalberghi - un altro milione di presenze rispetto al 2019 e 250 mila rispetto al 2020. Ciò significa che la crisi economica che sta attraversando il settore è nel suo apice peggiore". A questo si aggiunge che Torino d'estate vive un calo di presenze, peggiorato dalla diminuzione dei convegni ed eventi.
Speranze per Atp Finals, Salone, Artissima e TFF
Una situazione difficile, ma per Borio "se si riparte in modo adeguato con la promozione i risultati arrivano rapidamente". Allungando lo sguardo all'autunno le speranze del comparto sono rivolte alle Nitto Atp Finals, Salone del Libro, Artissima e Torino Film Festival che "potrebbero riportare a Torino flussi turistici più consistenti".
"Serve governance del comparto"
Ed in vista delle Comunali, il Presidente di Federalberghi chiede al futuro sindaco "un assessorato dedicato al turismo, svincolato da altre deleghe", oltre ad una "governance del comparto, con tante realtà che lavorano in modo sinergico". Un esempio concreto è legato al fatto che Ryan Air ha scelto Torino come base, con 123 voli settimanali. "Bisogna fare direttamente promozione coordinata allo scalo, raccontando cosa offre la città da un punto di vista culturale, ricettivo e museale , con pacchetti turistici già pronti all'acquisto" ha concluso.
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