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Politica | 25 giugno 2021, 07:30

Savigliano, insanabile la frattura tra il Pd e il sindaco Ambroggio?

Per il consigliere 5 Stelle Antonello Portera, che adombra la possibilità che gli eventi precipitino, la responsabilità va divisa equamente tra partito e primo cittadino. E aggiunge: “Se l'amministrazione saviglianese dovesse chiudere la sua avventura entro fine giugno i saviglianesi potrebbero ancora andare al voto ad ottobre”

Savigliano, insanabile la frattura tra il Pd e il sindaco Ambroggio?

Per Antonello Portera, avvocato, capogruppo consiliare dei 5 Stelle, a Savigliano la rottura tra il Pd e il sindaco Giulio Ambroggio è ormai acclarata.

“Sindaco e Partito Democratico, beccandosi tra loro, – scrive Portera - hanno di fatto dato il via alla campagna elettorale saviglianese in vista delle comunali della primavera 2022. E lo hanno fatto – aggiunge - cominciando a litigare al loro interno. Il  primo cittadino afferma di essere intenzionato a ricandidarsi anche senza l'appoggio del Pd. Da parte sua il partito lo descrive come quel bambino che al campetto, quando perde, se ne va portando via il pallone".

Portera era stato indicato come possibile candidato sindaco il prossimo anno, ma è stato lui stesso a smentire questa voce (prima ancora che il suo partito abbia deciso sulla spinosa questione del terzo mandato), spiegando che la sua esperienza amministrativa è giunta al capolinea.

L’avvocato, aderente della prima ora al M5S, è uno degli esponenti pentastellati tra i più ferrati in ambito amministrativo a livello provinciale e non le manda dire alla maggioranza di centrosinistra di cui è oppositore da 9 anni.  

“Vista dalla mia prospettiva di consigliere di opposizione,
– asserisce - la vicenda appare surreale. Il Pd infatti non riesce a nascondere la sua voglia di disfarsi del suo sindaco per la prossima consiliatura e di proporre un nuovo candidato. Ma intanto se lo tiene ben stretto, considerando che il partito in Consiglio comunale in tutti questi anni ha approvato tutte (proprio tutte!) le delibere proposte dalla Giunta Ambroggio. Sicchè smarcarsi all'ultimo istante – osserva - vorrebbe dire rinnegare non solo il sindaco ma anche il proprio operato”.

A questo punto il consigliere 5 Stelle avanza una considerazione politica, affatto peregrina.

“Se la "defenestrazione" dell'attuale sindaco per le prossime elezioni – afferma - dovesse aver luogo non tanto su una presa di posizione netta del gruppo consiliare del Pd ma piuttosto sulla scorta dell’esito di una consultazione tra iscritti e simpatizzanti, dovrebbe coerentemente dedursi che ad essere sfiduciato non è soltanto l'attuale sindaco ma tutto il contorno (anche consiliare) che lo ha sostenuto fin dal primo giorno, senza se e senza ma, limitandosi in rari casi a qualche timido invito a fare di più”.

Ma l’aspetto più interessante che adombra Portera è l’ipotesi (per altro al momento assolutamente teorica) che la situazione possa precipitare.

“Astrattamente – sostiene - ci sarebbe ancora una finestra perchè cambi il film cui stiamo assistendo da quattro anni. Se l'amministrazione saviglianese dovesse chiudere la sua avventura entro fine giugno – osserva -, i saviglianesi potrebbero ancora andare al voto nel prossimo mese di ottobre: infatti il presupposto perchè si voti ad ottobre è che i 20 giorni per il ripensamento del sindaco dimissionario si compiano prima del 24 luglio.

Ma se anche questa finestra si chiuderà senza un nulla di fatto, allora sarà ben arduo per il Partito Democratico saviglianese, nei prossimi mesi, fare il gioco delle tre carte disarcionando a 20 metri dal traguardo quel sindaco cui ha dato e mantenuto la fiducia per tutti i cinque anni e di cui ha condiviso ogni atto e provvedimento  fino all'ultimo (o penultimo) minuto.

“Non sarà credibile dire – chiosa Portera - e ancor più sentir dire "...io non c'ero ....e se c'ero dormivo!".

Con lo stile del gentiluomo di origini siciliane e la prudenza dell’uomo di legge, Portera spiega, in una postilla, che il suo è “un giudizio che ha valenza esclusivamente politica e lascia quindi intatta la piena onorabilità di chi è coinvolto”.

E mentre questa sera (venerdì 25 alle 18,15, presso la saletta del Mutuo Soccorso) Fratelli d’Italia annuncerà – alla presenza dei big provinciali del partito - la costituzione del nuovo gruppo in municipio con i consiglieri Lillo De Lio e Maurizio Occelli, la sensazione che è che nel centrosinistra la deflagrazione sia ormai questione di tempo.

L’ex assessore Gianfranco Saglione, che alcuni maggiorenti vorrebbero chiamare in causa nelle vesti di novello Cincinnato, tace e si guarda bene dal farsi coinvolgere nella mischia in questo momento.

Aspetta che sia il Pd a togliere le castagne dal fuoco e solo dopo valuterà il da farsi.

Ambroggio, dal canto suo, è in trincea, convinto di poter ancora giocare le carta del favore popolare.

GpT

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