Quale futuro per i servizi educativi a Torino? A questa domanda presentata dai consiglieri Artesio, Grippo, Pollicino, Patriarca, Foglietta, Lo Russo e Magliano ha risposto l'assessora all'Istruzione del Comune di Torino, Antonietta Di Martino. L'assessore ha fatto chiarezza circa la gestione diretta del Comune, che non rimarrà al 14,8%, ma salirà invece al 15,8%.
Bando per due nuovi Poli 0-6
"I servizi verranno confermati sia come strutture che come numero di posti" ha ribadito Di Martino, che ha anche affermato di aver recentemente proposto in un bando l’edificazione di due nuove strutture per ospitare “Poli 0-6” che arricchiranno ulteriormente l’offerta mettendo a disposizione della Città spazi innovativi ed adeguati ad una logica integrata verticalmente.
Un ruolo importante, secondo Di Martino, potrebbe svolgerlo il Pnrr: "Nel Pnrr, mentre il sostengo è certo per la parte che riguarda le famiglie e la ristrutturazione delle strutture fisiche, nulla viene segnalato quale incentivo alla gestione, ovvero a finanziamenti agli enti locali per far funzionare le strutture che si vanno a costruire con un piano di assunzioni".
"Ho già segnalato al Governo alcuni necessari punti di attenzione" ha spiegato l'assessora.
Tracciata una strada da seguire per chi amministrerà in futuro
Ecco perché Di Martino ha voluto difendere il lavoro svolto dal suo assessorato in un contesto certamente difficile, come quello della pandemia: "Pur nella consapevolezza che è sempre possibile migliorare, ritengo che il lavoro politico- amministrativo fatto abbia ben tracciato la strada che consentirà a chi amministrerà nei prossimi anni di affrontare il compito di offrire alla Città un servizio plurale, coerente con le aspettative delle famiglie, soprattutto di quelle che possono trovare nel nido d’infanzia l’occasione per affrontare le fragilità e anche per migliorare le condizioni delle donne e madri lavoratrici, non essendo stata ancora raggiunta un’effettiva parità di genere".
"Servizi di qualità, malgrado i problemi causarti dalla pandemia"
"Si lascia un servizio che, pur nella grande difficoltà della pandemia ha saputo reggere offrendo gli stessi parametri di qualità, come l’offerta del pre e post nido, che non tutte le grandi città hanno saputo garantire. Un servizio che ha visto, nella consiliatura attuale, l’assunzione di 204 educatori e insegnanti a tempo indeterminato, a fronte dei 131 della consiliatura precedente. Che ha assunto a tempo determinato nel corrente anno scolastico, circa 550 unità di personale, un servizio che nell’anno scolastico 20/21 ha speso oltre 9 milioni di euro in più di interventi straordinari per consentire la ripresa in presenza e contrastare l’emergenza covid".
"Ma si lascia anche una buona prospettiva di sviluppo" ha concluso l'assessora.
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