Il Nazionale

Cronaca | 10 giugno 2021, 18:49

Lotto AstraZeneca sospeso, Alisa: "Agito l'8 giugno appena ricevuta la segnalazione della seconda paziente ricoverata"

Toti: "Se per il Cts non è sicuro è necessaria una comunicazione chiara ed univoca per dare una risposta a chi ha già fatto o deve fare il vaccino"

Lotto AstraZeneca sospeso, Alisa: "Agito l'8 giugno appena ricevuta la segnalazione della seconda paziente ricoverata"

"Con riferimento alla nota stampa di questa mattina che comunicava l’indicazione data da Alisa sulla sospensione del lotto ABX1506 del vaccino AstraZeneca, si precisa che il lotto è stato sospeso in data 8 giugno. Ricevuta la seconda segnalazione, relativa alla donna savonese di 34 anni ricoverata all’ospedale policlinico San Martino, che ha seguito quella della giovane di 18 anni già ricoverata nello stesso ospedale genovese, accertata l’appartenenza delle dosi somministrate allo stesso lotto, è stato sospeso in via precauzionale".

A comunicarlo è, con una nota ufficiale, l'Agenzia Ligure della Sanità, secondo cui, a seguito delle ricognizioni effettuate per verificare eventuali giacenze del lotto in questione nelle sedi di vaccinazione della Liguria, risultano 81 flaconi: 27 in Asl1, 2 in Asl2, 34 in Asl3, 18 in Asl4 mentre nessuno in Asl5.

"La rete di farmacovigilanza si è attivata tempestivamente ed efficacemente per raccogliere e trasmettere ad Aifa le segnalazioni ricevute per i successivi approfondimenti - sottolinea Barbara Rebesco, direttore Politiche del farmaco di Alisa - In via cautelativa, fino a nuova comunicazione,  abbiamo deciso di sospendere il lotto interessato appena ricevuta la seconda segnalazione  di reazione avversa appartenente allo stesso lotto".

Non solo il lotto arrivato in Liguria di Vaxzevria è però, come ormai noto, nel mirino di medici e scienziati: “Se oggi il Cts deciderà che il vaccino Astrazeneca non va bene, vorrei semplicemente venisse fatta una comunicazione univoca e chiara, per dare una risposta a chi ha già fatto o deve ancora fare il vaccino. Lo chiedo come presidente di Regione che, come tutti i miei colleghi, si sta spendendo insieme a tutta la Sanità in questa enorme campagna di vaccinazione oltre che nella gestione della pandemia”, ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in attesa di un ulteriore approfondimento del Cts sulla somministrazione del vaccino agli under 60.

Le indicazioni di Ema - prosegue il presidente Toti - dicono che i vaccini a vettore vitale, quindi anche Astrazeneca, sono sicuri. Ma deve finire il tempo delle raccomandazioni vaghe, che di fatto lasciano la responsabilità alle Regioni: Aifa, ministero della Salute e Cts devono prendere una posizione netta a riguardo. In questi mesi, troppe volte sono cambiate le indicazioni: abbiamo ricevuto uno stop a vaccinazioni in corso e cambi totali delle linee di azione sulle fasce di età e sulle categorie prioritarie. In Gran Bretagna l’intera popolazione è stata vaccinata praticamente solo con Astrasenca. Ma qualora si avesse certezza che questo vaccino non sia sicuro, le Istituzioni preposte a farlo, e quindi non le Regioni, devono prendersi questa responsabilità e decidere di utilizzare solo vaccino di tipo mRNA”.

Il presidente Toti ricorda che “il 17 maggio scorso la Struttura commissariale aveva comunicato alle Regioni il via libera da parte del Cts all’organizzazione open day AStrazeneca e Johnson per gli over18 con adesione volontaria. In particolare, veniva evidenziato che ‘il Cts non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali o legate a province autonome, iniziative quali i vaccination day mirate ad offrire in seguito ad adesione/richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale a tutti i soggetti di età superiore a 18 anni’”.

Nel caso in cui oggi il Cts dovesse esprimere un’indicazione diversa - prosegue Toti - Regione Liguria si adeguerà immediatamente, adottando tutte le misure necessarie. Poi bisognerà però spiegare all’opinione pubblica e a tutte le persone che hanno già fatto questo vaccino il perché si modifichi così frequentemente l’indicazione sulla sua sicurezza o validità. Le conseguenze di tutti questi cambi di rotta - conclude - si ripercuotono sulla campagna vaccinale, sulle giacenze dei vaccini e anche sulla velocità di cui abbiamo bisogno per mettere in sicurezza il paese e tornare al più presto alla normalità”. 

Redazione

Commenti