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Politica | 08 giugno 2021, 23:57

Nessun nome, ma l’identikit del candidato: varesino doc, leghista della prima ora o civico vicino alla Lega che piaccia a Maroni

Due ore di riunione in cui la sezione della Lega si è ricompattata e ha indicato le caratteristiche del candidato sindaco ideale. Maroni: «Un passo indietro per lasciare spazio a chi può essere presente in campagna elettorale. Guiderò da dietro le quinte». Gualandris: «L’ultima parola al Federale»

Nessun nome, ma l’identikit del candidato: varesino doc, leghista della prima ora o civico vicino alla Lega che piaccia a Maroni

E’ stata una riunione fiume quella della sezione della Lega in piazza Podestà. Due ore in cui la sezione ha avuto modo di ricompattarsi dopo mesi di incontri solo online. E da qui si è partiti per cercare di capire quale potesse essere il candidato sindaco che può mettere d’accordo tutte le anime della Lega.

Il nome di Luigi Zocchi, cioè quello del favorito alla candidatura, in sezione è circolato senza troppo entusiasmo: la base vuole un leghista, un candidato della sezione o in alternativa un civico ma pur sempre vicino alla Lega. Questo è il requisito fondamentale. «Sapete benissimo i nomi dei militanti della sezione che sono stati anche assessori - ha detto il commissario cittadino, Stefano Gualandris a chi gli sottopone l'opzione Carlo Piatti - chiunque di loro può essere un valido candidato».

Maroni sarà invece il capolista, questa l’unica certezza, oltre al fatto che si occuperà della campagna elettorale, ma da gregario. «In questo momento serve una persona che possa essere presente sul territorio - ha detto ai militanti spiegando le ragioni del ritiro della sua candidatura - Io continuerò comunque a dare il mio contributo e il mio supporto».

«Il candidato dovrà piacere anche a Maroni – ha aggiunto Gualandris - Come il fatto che entro il fine settimana proporremo un nome ai nostri alleati provinciali del centrodestra. Questa comunque – ha aggiunto - è una candidatura che verrà portata al tavolo nazionale». Decide il Federale insomma.

 

Valentina Fumagalli

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