Non ce l'ha fatta il piccolo di una coppia residente nella zona di Cairo Montenotte, deceduto nella notte tra venerdì e sabato scorso, quando la donna ha effettuato il parto nello studio di un'ostretrica di Cuneo. Le cause che hanno portato al decesso del neonato, così come il momento esatto in cui è avvenuto, sono ancora da accertare.
Per questo motivo, ieri, in tribunale a Cuneo, c’è stato il conferimento di incarico ad un consulente medico legale, che attraverso l’autopsia dovrà stabilire e fare chiarezza sui motivi che hanno portato al tragico evento, ancora tutti formulati come ipotesi.
Il Procuratore aggiunto, la dottoressa Gabriella Viglione, ha sottolineato come sia importante mantenere ogni tipo di scrupolo e riserbo nella fase di indagini. “E’ una situazione al limite e molto delicata - ha riferito il pubblico ministero - Come tale deve essere trattata. È fondamentale, in questo momento, non ledere la dignità delle parti e tutelare le posizioni di ognuna delle persone coinvolte. Al momento, non vi sono certezze. E' ancora tutto da chiarire”.
Dalle prime informazioni, risulterebbe indagata l'ostetrica, una libera professionista piuttosto nota nel Cuneese. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione dei due genitori.
La madre avrebbe scelto di partorire presso lo studio dell'ostretrica, anche dopo le rassicurazioni precedenti sul buon esito della gravidanza. Come accade in questi casi, similmente al parto in casa, un'ambulanza resta disponibile nelle vicinanze per l'eventuale trasporto d'urgenza in ospedale. E così sarebbe accaduto: la corsa verso il Santa Croce e Carle, dove il neonato sarebbe stato sottoposto ai tentativi di rianimazione, rivelatisi poi inutili.
La Procura di Cuneo ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, in attesa di ulteriori approfondimenti dall'esame autoptico.
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