Continuano nel massimo riserbo degli inquirenti le indagini in corso per appurare quanto esattamente avvenuto mercoledì scorso a Gallo Grinzane, teatro della violenta rapina andata in scena all’interno e fuori dalla gioielleria di Mario Roggero, e della sparatoria seguita a questa, causa della morte di due dei tre rapinatori.
Nella mattinata di martedì hanno prestato giuramento i due tecnici torinesi – l’esperto informatico Giuseppe Dezzani e il perito balistico Stefano Conti – cui la Procura di Asti si è affidata con l’intenzione di acquisire elementi utili a stabilire modalità e successione degli accadimenti che hanno portato al colpo tentato ai danni del negozio di via Garibaldi, alla successiva sparatoria e all’uccisione di Andrea Spinelli e Giuseppe "Pino" Mazzarino, due dei tre componenti il terzetto criminale composto anche dall’albese Alessandro Modica.
A Dezzani, esperto noto alle cronache per aver collaborato in alcuni importanti processi quali quelli per la morte di Yara Gambirasio, di Elena Ceste e della Costa Concordia, è stato quindi chiesto di esaminare il contenuto dei telefoni cellulari rinvenuti sulla scena del delitto e di quelli sequestrati ad Alessandro Modica e ai familiari del 34enne albese, col proposito di verificare la presenza di elementi utili a stabilire quali fossero le modalità concordate dalla banda per la rapina, ma anche se e chi può aver agevolato la fuga dell'unico superstite. Quest’ultimo, ferito da un proiettile al ginocchio destro, era stato visto allontanarsi a piedi dal luogo della sparatoria per ricomparire solamente tre ore mezza più tardi a trenta chilometri di distanza, nelle vicinanze dell’ospedale di Savigliano, dove è stato fermato dai Carabinieri. Se al figlio viene contestata la rapina in concorso, al padre, Giuseppe Modica, anch’egli albese, risulta indagato per favoreggiamento. Addebito che per bocca del suo legale, l’avvocato albese Andrea Castiglione, respinge in modo fermo, sostenendo di non essere stato lui ad averlo accompagnato e nemmeno sentito, in quella giornata.
Deve ancora essere fissato, invece, il sopralluogo che l’ingegner Stefano Conti svolgerà presso la gioielleria di via Garibaldi 71. All’esperto balistico, anch’egli tra i più accreditati nell’ambiente forense piemontese, i magistrati chiedono di stabilire come esattamente si sarebbe svolta la sparatoria, evidentemente con l’intento di determinare se nell’azione di Mario Roggero, intanto indagato per eccesso colposo di legittima difesa, siano ravvisabili o meno gli estremi che il Codice Penale prevede all’articolo 52.
Centrale in questo senso sarà la ricostruzione delle traiettorie seguite dai quattro colpi esplosi dal revolver calibro 38 del commerciante (due hanno colpito mortalmente i rapinatori uccisi, un terzo ha ferito Modica al ginocchio mentre l’ultimo ha infranto la Ford Fiesta bianca della banda), così come l’esatta posizione nella quale gioielliere e malviventi si trovavano quando questi ultimi sono stati attinti dai colpi.
Informazioni che andranno poi incrociate con gli esiti dell’esame autoptico svoltosi sabato sui cadaveri dei due uccisi, per mano del consulente del Tribunale, il responsabile della Medicina Legale dell’Asl Cn2 Francesco Romanazzi, alla presenza di un altro esperto di fama, il dottor Lorenzo Varetto, nominato quale consulente di parte dalla difesa del 66enne commerciante.
Anche in questo caso il riserbo degli inquirenti e delle parti è massimo, non offrendo conferme di sorta a indiscrezioni circolate in questi giorni, secondo le quali gli uccisi sarebbero stati trafitti dai colpi all’altezza del torace.
Nel frattempo, tra martedì e ieri, a Bra e a Torino, si sono svolti i funerali di Spinelli e Mazzarino, le cui famiglie hanno intanto nominato propri legali di fiducia – si tratta di tre avvocati torinesi – col compito di rappresentarle nella fase degli accertamenti.
Tra le novità di giornata si segnala invece il nuovo interrogatorio al quale verrà sottoposto Alessandro Modica. Sabato scorso il 34enne albese era stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia tenuto dal sostituto della Procura della Repubblica di Cuneo Marinella Pittaluga, territorialmente competente visto che l’uomo era stato fermato dai Carabinieri a Savigliano. Il terzo componente della banda criminale aveva risposto per un’ora e mezza alle domande del magistrato, la quale aveva immediatamente trasmesso i relativi atti ai colleghi astigiani.
Nel pomeriggio di oggi Modica, detenuto in isolamento presso il carcere "Cerialdo" di Cuneo, verrà nuovamente sentito, questa volta direttamente dal sostituto astigiano Davide Greco, evidentemente intenzionato ad acquisire nuovi dettagli circa la ricostruzione dei fatti riferita dall’uomo, assistito dall’avvocato biellese Carla Montarolo.
Cronaca | 07 maggio 2021, 10:57
Rapina di Grinzane, proseguono le indagini. Oggi nuovo interrogatorio per Alessandro Modica
Il superstite della banda che ha tentato l’assalto alla gioielleria di Gallo Grinzane verrà sentito nel pomeriggio dagli inquirenti astigiani. Ancora da fissare il sopralluogo dei periti sul luogo della sparatoria
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