C’è fermento a sinistra, dove – complice anche la crisi identitaria che sta attraversando il Partito Democratico - amministratori locali, ex amministratori, attivisti nel volontariato ambientalista, socio-assistenziale e sanitario, sindacalisti hanno dato vita ad una sorta di “manifesto” in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, mettendo insieme riflessioni e proposte alla luce dell’emergenza sanitaria.
Un “manifesto” aperto che non vuole comunque fermarsi al momento elettorale ma rappresentare una sorta di piattaforma politico-culturale per dire “qualcosa di sinistra”, oltre il Pd e prima della sinistra radicale e antagonista.
Riflessioni e proposte che vengono alla luce dopoché un gruppo di cittadini del capoluogo, fra cui alcuni consiglieri comunali, ha lanciato la proposta di “Una rete per la giustizia ambientale e per la cura”.
“Il nostro documento – puntualizzano i firmatari - non nasce in contrapposizione o concorrenza con tale iniziativa, anzi ne condivide i valori di fondo (giustizia sociale, svolta nelle politiche ambientali, difesa e irrobustimento della sanità pubblica). Cambiano l’angolatura e la dimensione delle analisi, a cui abbiamo cercato di dare un respiro provinciale, utile, anche se non esaustivo, per affrontare i problemi di area vasta”.
Specificano che il documento, aperto a nuove adesioni e contributi, è a disposizione di chi, nelle prossime elezioni amministrative autunnali, vorrà costruire liste progressiste e ambientaliste.
Inoltre, “vuole anche essere un sasso lanciato nello stagno del dibattito apertosi a Cuneo sul rinnovo del Consiglio comunale del 2022, fino a oggi impantanato in questioni di schieramento, polemiche, pregiudiziali. Grandi assenti restano i problemi e le scelte programmatiche. Se il primato assegnato alle “poltrone” è sempre deleterio, oggi, nella congiuntura che stiamo vivendo, diviene inammissibile”.
“Ci battiamo – scrivono - per il rilancio della sanità pubblica e un riordino delle sue strutture e servizi che non si esaurisca nei problemi dell’edilizia ospedaliera. Vogliamo che le nostre città e paesi siano al centro della ripresa economica con un ruolo attivo nel decollo dell’economia circolare, con adeguate scelte di politica energetica, di gestione dei rifiuti, di promozione del recupero e del riuso dei materiali. Ci impegniamo per ridurre, se non annullare, il consumo di suolo fertile, a favore di una agricoltura di qualità, ecosostenibile, e per valorizzare appieno le aree protette.
Siamo per un ambientalismo che guardi avanti, socialmente impegnato – precisano -, che riconosca e promuova i diritti dei lavoratori, l’accoglienza dei migranti. Insistiamo sugli interventi di messa in sicurezza del territorio, con un’attenzione stringente per la montagna. Crediamo nelle possibilità di una ripresa del turismo, basato sul rispetto della natura e sulle potenzialità offerte dai beni artistici delle nostre città”.
E poi il perimetro ideale-ideologico nel quale il progetto di ricomposizione della sinistra in provincia di Cuneo intende muoversi.
“Ribadiamo – affermano i promotori del manifesto - il ruolo fondamentale per l’identità culturale della provincia del patrimonio di sacrifici e di valori della Resistenza”.
Questo l’elenco dei primi firmatari: Laura Arena, consigliere comunale di Bagnolo Piemonte, già assessore; Fernando Arnolfo, già direttore dell’Istituto zooprofilattico di Torino e sindaco di Scarnafigi; Fabio Bailo, presidente del Consiglio comunale di Bra; Dario Ballatore, già sindaco di Venasca; Fulvio Baralis, attivista Sardine (Cuneo); Sergio Beccio, consigliere comunale di Paesana, primo presidente del Parco del Po; Pinuccio Bellone, già presidente del Consiglio comunale di Fossano; Meo Beoletto, già sindaco di Brossasco; Livio Berardo, già amministratore provinciale e comunale a Bra e nel saluzzese; Luigi Bernardi, consigliere comunale, capogruppo di “Per Dronero verso il futuro”; Fabrizio Biolè, già consigliere regionale, sindaco di Gaiola e assessore dell’Unione montana Valle Stura; Mirella Boaglio, già assessore e vicesindaco a Bagnolo P.te; Patrizio Bono, già consigliere comunale di Manta; Pier Mario Borgna, già segretario regionale Sindacato Pensionati Cgil; Simone Borio, attivista Sardine (Cuneo); Fabrizio Botta, impiegato attivista, Cuneo; Franco Canavese, ex consigliere comunale a Garessio; Carlo Casavecchia (Bra), già membro della Segreteria provinciale Cgil; Maria Teresa Caselle, ex consigliere comunale di Manta; Melchiorre Cavallo, già assessore al bilancio a Racconigi; Roberto Cavallo, già assessore all’ambiente di Alba; Mario Cauda, Associazione per la Rinascita della Valle Bormida “Valle Bormida pulita”; Guido Chiesa, presidente della Consulta ecologica di Savigliano; Dario Colombano, assessore all’ambiente di Caramagna P.te; Massimo Colombo, segreteria provinciale Spi-Cgil (Mondovì); Aldo Comina, presidente del consiglio comunale di Savigliano, già sindaco; Davide Cravero, ex vicesindaco di Villafalletto; Giovanni Cravero, già consigliere comunale a Bra; Mario Cravero, già responsabile categorie Cgil provinciale; Cesare Cuniberto, presidente di ComuneRoero; Guido Delzoppo, ex consigliere comunale a Gambasca; Daniele Demaria, assessore all’ambiente di Bra; Mario Dalmasso, consigliere comunale di Robilante; Cecco Dematteis, consigliere comunale a Sampeyre; Claudio Dutto, agrario, ex dirigente scolastico, Cuneo; Elena Elia, attivista nell’associazionismo socio-ambientale (Cuneo); Marcello Faloppa, già segretario provinciale Cgil (Mondovì); Massimiliano Flora, Arci Cuneo-Monviso APS; Barbara Giolitti, già assessore comunale a Verzuolo; Corrado Lauro, medico oncologo all’ospedale S. Croce, consigliere comunale a Saluzzo; Giacomo Lombardo, vicesindaco di Ostana; Grazia Novellini, collaboratrice Slow Flow Editore (Bra); Marina Olivero, già assessore al bilancio a Fossano; Rosita Oreglia, Enpa (Carrù); Gaspare Palermo Segreteria provinciale Funzione Pubblica Cgil; Rosalba Pasero, già assessore alla cultura e alla scuola di Manta; Gian Franco Peano, Legambiente Cuneo; Rosina Peiretti, ex vicesindaco di Paesana; Roberto Pignatta, già assessore alla cultura a Saluzzo; Giancarlo Ramonda, attivista nell’associazionismo sociale (Cuneo); Giacomo Riberi, già sindaco di Brossasco; Luisella Ribotta, già consigliere comunale di Barge; Adolfo Ricca, ex consigliere comunale di Alba; Antonino Rimbici, consigliere comunale a Savigliano; Elisabetta Roberti, Legambiente, Circolo di Barge; Mariangela Roggero, farmacista, già assessore a Brossasco; Fiammetta Rosso, assessore alle politiche sociali e alla scuola a Saluzzo; Domenico Sanino, Pro natura, Cuneo; Emanuela Serra, già vicesindaco a Brossasco; Andrea Silvestro, vice presidente ANPI Fossano; Piera Ternavasio, capogruppo consiliare di “Cambia Canale”; Giulio Testa, già sindaco di Verzuolo; Fabio Tripaldi, consigliere comunale di “Alba città per vivere”; Nicolò Valenzano, consigliere comunale a Saluzzo; Luigi Vallome, consigliere comunale a Verzuolo.
Il documento è aperto ad altre adesioni e contributi. Servirà anche per l’apertura di forum tematici on line.
Chi fosse interessato a visionarlo integralmente o a far pervenire il proprio contributo di idee e di proposte per arricchirlo può farlo andando sulla pagina Facebook Con+Voce (@conpiuvoce) o scrivendo all’indirizzo mail conpiuvoce@gmail.com.
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