E’ di truffa aggravata il capo di imputazione per il quale quattro soggetti residenti tra le province di Milano, Varese e Reggio Calabria si sono visti notificare un avviso di conclusione indagini, emesso nei loro confronti dal Tribunale di Asti per fatti commessi nel primo semestre del 2017.
Singolare il disegno alla base del raggiro che i quattro avrebbero messo in atto nei confronti di due vittime evidentemente scelte con cura. Tra queste un anziano parroco del Braidese, cui uno di loro si era presentato spacciandosi per un avvocato di un noto studio legale di Milano, esperto in cause di risarcimento del danno.
L’uomo lo avrebbe avvicinato sostenendo l’esistenza di cause risarcitorie in atto contro case editrici responsabili dell’invio di riviste in favore della parrocchia per effetto di sottoscrizioni di abbonamenti mai stipulate dalla stessa. Il sedicente legale avrebbe quindi convinto il sacerdote circa l’opportunità di procedere legalmente contro le stesse, ottenendo dal religioso un primo anticipo di 3mila euro, sempre con l’assicurazione che il risarcimento ottenuto avrebbe ristorato le spese anticipate. A questo sarebbero poi seguiti altri pagamenti, che avrebbero procurato alla banda di truffatori un ingiusto profitto per la non indifferente cifra di 46mila euro.
Da qui l’accusa di truffa, pesata dalle specifiche aggravanti dell’essersi approfittato della minorata difesa dell’ottuagenario parroco, dell’aver provocato alla vittima un danno di rilevante gravità e dell’aver commesso il fatto nei confronti di una persona rivestita della qualità di ministro del culto cattolico.
Del tutto analogo lo schema seguito dai quattro in occasione del secondo episodio, commesso ai danni di un altro residente sul territorio di Langhe e Roero.
Anche in questo caso il falso avvocato avrebbe asserito falsamente l’esistenza di cause legate a iniziative di non meglio precisate case editrici impegnate nella diffusione di riviste del settore finanziario. E anche in questo caso il malcapitato veniva indotto in errore e convincendolo dell’opportunità di avviare una causa risarcitoria nei confronti di tali soggetti. Ancora una volta il finto legale riusciva così nell’impresa di farsi versare un primo acconto e altri pagamenti, giustificati con varie improbabili voci, per un totale 25mila euro.
Nel libro degli indagati sono così finiti un 60enne residente a Busto Arsizio (Varese), difeso dall’avvocato Antonino Trusso del foro di Milano, un 40enne di Buccinasco (Milano), difeso dall’avvocato Antonio D’Amelio di Milano, un 43enne di Buscate (Milano), patrocinato da Annalisa Abate del foro di Como e un 38enne residente a Platì, in provincia di Reggio Calabria, difeso dall’avvocato Roberto Ponzio di Alba.
I quattro avranno ora venti giorni di tempo per produrre documenti o presentare memorie difensive.
Cronaca | 26 aprile 2021, 12:04
Finti avvocati raggirano parroco del Braidese per 46mila euro
Due le truffe messe a segno sul territorio di Langa e Roero da una banda del Milanese. I malcapitati convinti a intentare inesistenti azioni risarcitorie nei confronti di non meglio precisate case editrici
In Breve
giovedì 22 maggio
Commenti