Fa il verso alla più celebre battuta fantozziana il motto scelto dai Fridays for Future nella Giornata della Terra per manifestare contro gli ultimi investimenti della Regione Piemonte all’interno del Next Generation EU. Un mucchio di letame attorno al quale si stratificano sacchi dell’immondizia e rifiuti. Un’immagine forte, in piena piazza Castello, per gridare forte un no generazionale ai 27 miliardi previsti dalla giunta Cirio da investire in progetti altamente impattanti sulla sostenibilità ambientale.
“Il piano di ripresa è una ca***a pazzesca”, accusano gli attivisti, scagliandosi contro le richieste di finanziamento per strade, parcheggi, aeroporti e impianti sciistici “che chiaramente non hanno nulla a che fare con la transizione ecologica che pretendiamo”, dicono. Nel mirino, tra gli altri, lo studio di fattibilità per la Cuneo-Nizza, da 15 milioni di euro, gli investimenti sull’aeroporto di Caselle, che ammontano a 31 milioni, e i 15 previsti per il parcheggio nel centro di Asti.
Secondo i giovani ambientalisti, “c’è bisogno di controllare periodicamente le emissioni e di sostenere la strategia regionale sui cambiamenti climatici, che prevede fondi per un trasporto pubblico ecosostenibile, disincentivando il trasporto privato, per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per la prevenzione e l’adattamento a fenomeni meteorologici estremi, per evitare eventi di dissesto idrogeologico. Pretendiamo che le istituzioni trattino l’emergenza climatica come una crisi, agendo urgentemente e concretamente”.
E concludono: “Il Next Generation EU rappresenta l'ultima grande occasione per mettere in atto una giusta ed equa transizione su larga scala e non possiamo permetterci di fallire, perché ne va del nostro futuro”.
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