L’orgoglio di aver tenuto testa sotto tutti i punti di vista a uno squadrone, il rammarico per aver buttato via tante occasioni. E una consapevolezza: vanno alla Reyer due punti, importantissimi, che avrebbero potuto essere biancorossi.
Questo il riassunto di Openjobmetis Varese-Umana Reyer Venezia, che a Masnago finisce 75-77. Seconda sconfitta consecutiva per la squadra di Bulleri, vittima - se proprio dobbiamo citare un numero tra i tanti, il primo che salta all’occhio - di una pessima percentuale ai liberi: 66%.
I personali, più qualche altro piccolo o grande errore di troppo, vanno a vanificare una prestazione condotta a tratti da grande. E danno alla Reyer una gara senza mai un vero padrone, tiratissima e bellissima.
I primi 20 minuti ne sono l’esempio: Venezia va di quintetti piccoli o piccolissimi, Varese risponde a tono. Le percentuali da fuori sono basse (alla fine 33% contro 27%), ma i biancorossi sono bravissimi ad attaccare il canestro e ad arrivare al 20’ sul +2 (39-35). Venezia prova a dare la zampata decisiva appena rientrata in campo e quasi ci riesce: parziale di 4-20 e Openjobmetis che scivola anche a -11 (46-55). Il match sembra instradato, ma non è così: Varese ritorna superlativa dietro e in attacco la strana coppia Beane (con canestri e penetrazioni) Egbunu (attaccando senza paura Watt), firmano aggancio e sorpasso (71-69 e 73-71 al 38’). Nel rush finale le disattenzioni (soprattutto di Beane) fermano i padroni di casa, che hanno comunque due volte il tiro del pareggio o del sorpasso: il tentativo di Egbunu da sotto si incastra tra ferro e canestro, la bomba di Scola non va. E vince Venezia.
20 i punti della guardia ex Roma, 12 quelli di Egbunu, 10 per la coppia Ruzzier-De Nicolao.
Dall’altra parte mattatore di serata Chappell, 15 punti.
Commenti