Alcune centinaia di No Tav hanno occupato la linea ferroviaria a Bruzolo, nei pressi del cantiere dell'autoporto di San Didero, in Val di Susa.
Lancio di oggetti e poi lacrimogeni
La polizia sta sgomberando i manifestanti, che poco prima hanno cercato di introdursi all'interno del cantiere, con gli agenti che hanno caricato.
A quel punto, i No Tav fuggiti nei boschi hanno lanciato degli oggetti verso le forze dell'ordine che hanno risposto con i lacrimogeni. A questo punto, le forze dell'ordine hanno iniziato a sgomberare i binari e in breve anche la strada statale, dopo la ferrovia, è tornata libera.
Gli appartenenti alla frangia più violenta sono già in via di identificazione e verranno denunciati all'autorità giudiziaria.
Ferito un funzionario della Polizia
Un funzionario della Questura di Torino è rimasto ferito durante gli scontri. A quanto si apprende, è stato colpito al petto da una pietra lanciata dagli antagonisti.
Le sue condizioni non sarebbero gravi, ma per precauzione è stato accompagnato in ospedale per accertamenti.
Autoporto, opera da 47 milioni di euro
Il nuovo autoporto in Valle di Susa, nell'area in cui la notte scorsa ci sono stati scontri tra le forze dell'ordine e il movimento No Tav, è un'opera da 47 milioni di euro, su una superficie di 68 mila metri quadri, compresa tra la A32 Torino-Bardonecchia e la statale 25, a cavallo tra i comuni di San Didero e Bruzolo.
I lavori di realizzazione sono gestiti da Sitaf, la concessionaria dell'autostrada A32, per conto di Telt, il promotore pubblico incarico di costruire la nuova ferrovia Torino-Lione. L'autoporto sostituirà quello esistente a Susa, sull'area dove sarà costruita la nuova stazione internazionale ferroviaria.
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